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Sciopero benzinai 25-26 gennaio, quali sono i distributori in cui si potrà comunque fare rifornimento

Confermato lo sciopero di 48 ore dei benzinai: quali sono i distributori che dovranno rimanere aperti in autostrada e in città

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A poche ore dallo sciopero nazionale di due giorni, i benzinai mantengono ferma la loro posizione nelle trattative con il Governo. Al ministro dell’ex Sviluppo economico, Alfonso D’Urso, che ha definito lo sciopero “solo un danno per i cittadini”, i sindacati hanno risposto che la sua dichiarazione è l'”ennesima dimostrazione di confusione” sulla vicenda. Chiarezza che secondo le sigle Faib, Fegica e Figisc/Anisa non è migliorata dopo le affermazioni della premier che ha ribadito di non poter tornare indietro sull’esposizione del prezzo medio regionale dei carburanti alla base della contestazione.

La protesta è dunque confermata dalle 19 di oggi fino alle 19 di giovedì 26 sulla rete ordinaria, dalle ore 22 del 24 alle ore 22 del 26 gennaio sulla rete autostradale. Ma in queste 48 ore non saranno tutti gli impianti a rimanere chiusi.

I distributori delle compagnie

Il blocco delle pompe di benzina riguarderà sia la modalità servito, sia la modalità self service, ma molti dei distributori gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere, almeno per quanto riguarda il fai-da-te, dovrebbero rimanere attivi.

Riconoscere quali sono gli impianti affidati dai grandi marchi alla gestione di un soggetto privato o meno non è però semplice. Nella maggior parte dei casi, infatti, la società concede la stazione di servizio a soggetti terzi, che potrebbero decidere di aderire allo sciopero indetto dalle sigle Faib, Fegica e Figisc/Anisa.

Stando alle stime delle associazioni di categoria, risalenti al 2021, non sono più del 10% le pompe di benzina, su una rete di 22.654 impianti, quelle controllate direttamente dalle compagnie.

Gli impianti attivi

Rimarranno sicuramente aperti i distributori autonomi associati alle sigle Angac e Asnali, che non hanno aderito allo sciopero nazionale.

Inoltre gli automobilisti possono fare affidamento sulle pompe di benzina, che saranno scelte probabilmente a livello provinciale dalle prefetture, per restare aperte e garantire un servizio minimo, o in modalità self service o anche con la presenza del personale.

Secondo quanto stabilito dalla legge, infatti, nelle aree urbane ed extraurbane dovrà essere attivo un numero di impianti pari al 50% di quelli attivi nei giorni festivi.

Sciopero benzinai 25-26 gennaio, quali sono i distributori in cui si potrà comunque fare rifornimentoFonte foto: ANSA

Le stazioni di servizio aperte in autostrada

Stesso principio per quanto riguarda le autostrade, nelle quali sono invece le Regioni a stabilire quali stazioni di servizio dovranno rimanere a disposizione, per almeno una ogni 100 chilometri.

Sul sito della Conferenza delle Regioni è possibile trovare l’elenco con tutti i distributori che resteranno aperti sulle autostrade durante lo sciopero: si tratta di 175 impianti sui 477 presenti su tutta la rete.

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