Sciopero aerei venerdì 10 gennaio, quali sono i voli a rischio: da Malpensa a Linate, gli aeroporti coinvolti
Aerei in ritardo o voli cancellati: i possibili effetti dello sciopero di venerdì 10 gennaio e gli aeroporti coinvolti
Lo sciopero previsto per venerdì 10 gennaio interesserà anche i trasporti aerei. I disagi sono previsti soprattutto presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, il Marco Polo di Venezia e l’aeroporto di Pisa, ma non si esclude che la mobilitazione possa interessare i voli non direttamente coinvolti. Tuttavia verranno rispettate le fasce di garanzia.
Disagi nei trasporti aerei
Venerdì 10 gennaio lo sciopero dei trasporti coinvolgerà anche il settore aereo. Presso gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa, infatti, a sospendere il servizio per 24 ore saranno i dipendenti di Airport Hadling e il personale Sea (Società Esercizi Aeroportuali). Lo riporta Adnkronos.
La mobilitazione interesserà anche i lavoratori dell’Aviation Services attivi sull’aeroporto Marco Polo di Venezia, mentre presso lo scalo internazionale Galileo Galilei di Pisa a incrociare le braccia saranno gli operai Filcams Cgil.
Per gli scioperi di venerdì 10 gennaio sono previsti disagi anche negli spostamenti aerei: a rischio i voli che coinvolgono gli scali di Milano, Venezia e Pisa
Di conseguenza potrebbero verificarsi ritardi o cancellazioni ai voli previsti. Tuttavia, sempre secondo Adnkronos, dovrebbero essere coperte le fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
La società RimborsoAlVolo ricorda che per tutti i voli che subiscono modifiche al di sotto dei 14 giorni di preavviso le compagnie sono tenute a tutelare i passeggeri in possesso di titolo di viaggio con pernottamenti in hotel, trasporto presso strutture ricettive, pasti e bevande. Qualora non accadesse, dietro presentazione di una ricevuta di pagamento, le compagnie sono tenute a rimborsare i clienti sulle spese sostenute.
Gli scioperi di venerdì 10 gennaio
Come già noto, gli scioperi previsti per venerdì 10 gennaio coinvolgeranno l’intero settore dei trasporti. Il trasporto ferroviario, ad esempio, potrebbe subire modifiche dalle 21 del 9 gennaio fino alle 20:59 del 10 gennaio e interesserà i dipendenti Rfi che aderiscono a Cub Trasporti.
In questo caso lo sciopero prevede uno stop ai lavori di manutenzione. Inevitabilmente le ripercussioni si faranno sentire sui treni Frecciarossa e Trenitalia.
Per quanto riguarda il trasporto urbano, a Milano potrebbero fermarsi i dipendenti Atm dalle 8:45 alle 12:45; a Roma toccherà ai lavoratori Atac dalle 8:30 alle 12:30 mentre a Napoli la sollevazione inizierà dalle 19:32 e terminerà alle 23:32.
I motivi della mobilitazione
Il primo “venerdì nero” del 2025 è stato indetto dal sindacato Confail Fasa, che spiega che i lavoratori protestano per le “forti preoccupazioni legate all’allontanamento dalla professione di conducente di linea e la disaffezione al mondo dei trasporti“.
Soprattutto, la sollevazione nasce “per i contratti collettivi nazionali del lavoro di categoria sempre più svantaggiosi per le maestranze e per la sicurezza sul lavoro”.