Scioperi e rincari, ma non solo: cosa non sopportano davvero gli italiani quando viaggiano in aereo
Estate segnata da rincari e scioperi, ma gli italiani soffrono anche altre criticità quando devono prendere un aereo: il sondaggio di Volagratis
Estate caldissima: da giugno ad agosto gli italiani hanno dovuto fare i conti con scioperi e voli cancellati, ma anche con la crescita dei prezzi di alcune compagnie low–cost, motivata prima dalla pandemia e poi dal caro carburante. Nonostante questo, i numeri dei passeggeri negli aeroporti nostrani sono stati decisamente positivi: Assoaeroporti ha comunicato che i dati di traffico relativi ai primi mesi del 2022, luglio compreso, hanno fatto registrare un incremento notevole rispetto al 2021.
Il confronto con il 2021, il peso della pandemia
Certo, il 2021 è stato un anno segnato ancora in maniera importante dalla pandemia, con la chiusura di alcuni Paesi per i turisti: il +218,1% riferito ai passeggeri dei primi sette mesi del 2022 è quindi un dato su cui pesa la possibilità, ritrovata, di viaggiare praticamente ovunque.
Se però si prende in considerazione solamente luglio, tra il 2021 (quando comunque si è tornati a viaggiare, anche in aereo, rispetto ai mesi precedenti) e il 2022 la percentuale è comunque elevata: +69%.
Rispetto al 2019, anno pre-Covid, il dato degli aeroporti italiani recita -8%: il divario, però, si è ridotto notevolmente rispetto al 2020 e al 2021.
Non solo scioperi, tutte le disavventure dei passeggeri italiani
Secondo un sondaggio condotto da Volagratis.com, infatti, 1 italiano su 3 ha, almeno una volta nella vita, compromesso la propria vacanza litigando con il gruppo di amici o con il partner (32%).
Al secondo posto, i problemi di salute: il 30,5% degli intervistati si è rovinato le vacanze ammalandosi il primo giorno, i più sfortunati sono i francesi col 33%, mentre per il 15,5% la causa è stata il fallimento di un flirt estivo.
Appena fuori dal podio, quel 14,30% che ha dichiarato di essersi guastato le ferie perdendo il volo (i più sbadati d’Europa sono gli spagnoli, al 17%). A seguire, l’8% rimasto a terra per essersi dimenticato il passaporto (mai quanto i tedeschi, 12,5%) e il 7% che invece ha dichiarato di aver perso parenti e amici in aeroporto, una volta a destinazione.
Avete mai sentito un bambino piangere in aereo? I più infastiditi da un piccolo in lacrime sono gli inglesi (43%), ben più intolleranti rispetto agli italiani (29,4%).
Italia, meta turistica per il cibo
A mettere d’accordo tutti, infine, è la cucina: con percentuali che (tra i vari Paesi europei) oscillano tra il 34% e il 36%, scoprire la tradizione enogastronomica locale è uno degli aspetti preferiti da tutti i viaggiatori.
Secondo Coldiretti, un terzo della spesa turistica estiva è stato destinato proprio alla tavola, che avrebbe quindi superato quella per l’alloggio. L’attenzione principale dei turisti? Per l’associazione è stata rivolta ai prodotti tipici e, in particolare, a quelli che caratterizzano la biodiversità italiana. Il Made in Italy è sempre una garanzia.
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