Scandalo Qatar, trovati oltre 1,5 milioni di euro: interrogato Giorgi, squarcio nel sistema delle tangenti
Lo scandalo che sta travolgendo il Parlamento europeo è destinato ad allargarsi: nuovi dettagli
Lo scandalo che ha travolto il Parlamento europeo rischia di allargarsi. Nelle scorse ore, come spiegato dal Corriere della Sera, è stato interrogato Francesco Giorgi. L’uomo avrebbe reso delle dichiarazioni fiume dopo l’arresto di venerdì scorso quando è finito in carcere con la sua compagna, la vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili, e altre 6 persone, tra le quali l’ex deputato europeo Antonio Panzeri.
- Trovate banconote per oltre 1 milione e mezzo di euro
- L'arresto del padre di Eva Kaili
- La perquisizione
Trovate banconote per oltre 1 milione e mezzo di euro
Secondo quanto trapelato fino ad ora dalle indagini, Panzeri sarebbe stato il manovratore di un sistema di corruzione alimentato con tangenti che avevano il fine di influenzare la politica dell’istituzione a favore del Marocco e del Qatar. Il Paese che sta ospitando i Mondiali di calcio è al centro del dibattito internazionale per le accuse di violazione dei diritti umani e dei lavoratori. Accuse che si sono fatte ancor più decise durante la realizzazione delle opere del Mondiale.
La polizia belga ha fatto sapere che il totale delle banconote sequestrate a Kaili e Panzeri ammonta a oltre un milione e mezzo di euro. Le dichiarazioni fiume di Giorgi avrebbero contribuito ad accelerare il lavoro degli inquirenti belgi e ad estendere le indagini, oltreché ad avere conferme sull’impianto accusatorio imbastito.
Antonio Panzeri ed Eva Kaili
L’arresto del padre di Eva Kaili
Le indagini segretissime, iniziate la scorsa estate e culminate nel blitz di venerdì, hanno appunto portato al fermo anche di Giorgi che è stato assistente parlamentare di Panzeri ed ora lo è dell’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino (non coinvolto nell’inchiesta). Quest’ultimo ieri ha visto entrare in azione la polizia belga che ha provveduto a sigillare l’ufficio dei suoi collaboratori.
In manette è finito anche il padre della Kaili, preso “in flagranza” mentre usciva da un hotel di lusso con un trolley con dentro 600 mila euro in banconote con taglio da 50. Nella struttura alberghiera aveva alloggiato con la moglie. Pare che qualcuno lo abbia avvisato in anticipo del blitz della polizia e che si stesse dando alla fuga. Per questo gli agenti hanno agito tempestivamente. Appostatisi davanti all’hotel, lo hanno sorpreso, come detto, “in flagranza”.
La perquisizione
L’arresto ha permesso agli investigatori di perquisire l’abitazione della vicepresidente Kaili senza dover rispettare la sua immunità parlamentare. Nella casa sono stati trovati doni costosi dal Qatar e 150 mila euro in banconote.
Giorgi, nel corso dell’interrogatorio con il giudice istruttore Michel Classe, sembra che abbia confessato parecchie cose visto che gli altri interrogatori previsti sono stati posticipati. Lo scandalo è destinato ad allargarsi.