Scandalo milionario in Vaticano: sospesi 5 dipendenti
Nel mirino degli investigatori alcune compravendite immobiliari e un fondo da 400 milioni di euro
Uno scandalo su presunte irregolarità finanziarie rischia di travolgere il Vaticano. Il Corpo della Gendarmeria, come riporta l’Espresso, ha infatti spedito una disposizione di servizio al personale interno dello Stato e alle Guardie Svizzere. Il documento segnala che cinque persone da stamattina sono state “sospese cautelativamente dal servizio”. Si tratta di due dirigenti degli uffici della Segreteria, un’addetta all’amministrazione e di due alti dirigenti vaticani.
Nella nota firmata dal comandante Domenico Giani si legge che “i suddetti potranno accedere nello Stato esclusivamente per recarsi presso la Direzione Sanità ed Igiene per i servizi connessi, ovvero se autorizzati dalla magistratura vaticana. Monsignor Mauro Carlino continuerà a risiedere presso la Domus Sanctae Marthae”.
L’indagine sulle operazioni finanziare sospette
Le operazioni al centro delle indagini, secondo l’Espresso, riguarderebbero alcune compravendite immobiliari milionarie all’estero, in particolare immobili di pregio a Londra, e alcune società inglesi che avrebbero partecipato al business. Papa Francesco era stato avvertito all’inizio dell’estate e aveva ordinato un’indagine puntuale e severissima.
Gli investigatori, inoltre, starebbero analizzando i flussi finanziari dei conti su cui transita l’Obolo di San Pietro, ovvero l’insieme delle offerte di denaro fatte dai fedeli a sostegno della missione della Chiesa e delle opere di carità. Nel 2015, i conti e gli investimenti dell’Obolo avevano raggiunto la somma record di circa 400 milioni di euro.
Le denunce fatte dallo Ior e dal Revisore generale interesserebbero un arco temporale recente, quando gli uffici della Prima Sezione “Affari Generali” della Segreteria di Stato erano guidati da monsignor Angelo Becciu, ex sostituto diventato pochi mesi fa prefetto per la Congregazione delle Cause dei Santi e cardinale.