Sardine, tra Salvini e Conte: l'annuncio della fondatrice
Giulia Trappoloni, una delle fondatrici del movimento, ha detto la sua sul futuro delle Sardine
Non solo Mattia Santori a capo delle Sardine che, dalle prime manifestazioni di Bologna e Modena, hanno via via conquistato le piazze di tutta Italia. Insieme a lui, a fondare il movimento c’è anche la 29enne Giulia Trappoloni che, in una lunga intervista al Corriere della Sera, ha raccontato le Sardine dal proprio punto di vista annunciando importanti novità per il futuro.
“In due mesi la mia vita è stata travolta e stravolta. Mattia si è esposto ed ha fatto da parafulmine. È stato bravissimo. Non aveva mai fatto politica eppure si muove con una disinvoltura incredibile” ha ammesso la giovane.
La 29enne ha anche svelato che lo stesso Santori ha avuto “momenti di scoraggiamento perché ha ricevuto anche attacchi pesanti. Ma si è sempre saputo difendere con calma e intelligenza”.
Giulia Trappoloni ha poi proseguito: “L’accusa che ci fa più male è quella che dietro di noi ci sia qualcuno che ci finanzia. Una bugia colossale. Nessuno del mondo politico ha bussato alla nostra porta, anche se i segnali non sono mancati. Non saremo mai un partito. Siamo un ponte fra la società civile e la politica”.
“Sul futuro dobbiamo ragionare. A marzo ci riuniremo in un’assemblea, non chiamatelo congresso, e vedremo cosa fare” ha proseguito.
Elezioni Emilia Romagna, il punto delle Sardine
Il movimento, partito dalle piazze di Bologna e Modena, è nato per protestare pacificamente le visite in Emilia Romagna del leader della Lega Matteo Salvini. Dalla prima riunione ad oggi il bacino di Sardine è aumentato a vista d’occhio.
Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro a Bologna: “Le aspettative sono altissime. È chiaro che ci piacerebbe andare oltre quei numeri. Alziamo l’asticella non per ego personale ma per dimostrare che c’è ancora tanta gente che ha voglia di andare in piazza”.
“Ci siamo mossi per bloccare Salvini e questo significa indirettamente sostenere il governatore uscente, che apprezziamo per il lavoro che ha fatto. Ma volevamo soprattutto dimostrare che la partita non era già chiusa. Non volevamo che l’Emilia-Romagna finisse a Salvini senza che ci fosse battaglia” ha svelato.
Poi ha ammesso: “Noi facciamo politica con le associazioni, con il volontariato, con gli enti intermedi. Un certo tipo di amministrazione può lesinare i fondi a questi soggetti”.
Su Salvini, poi, ha svelato che la preoccupazione delle Sardine sta nella sua “diffidenza verso gli immigrati, la poca umanità verso chi lascia il proprio Paese per cercare un futuro”.
Poi la battuta: “Se vince Lucia Borgonzoni? Scappo in Portogallo… Battute a parte, vorrà dire che dovremo raddoppiare gli sforzi perché la battaglia è più dura di quanto pensavamo. Secondo me vincerà Bonaccini perché alla propaganda può rispondere con il suo buon governo”.
Sardine, quale futuro?
Dopo aver ribadito a più riprese di non voler trasformare il movimento della sardine in un partito, Giulia Trappoloni ha ammesso: “A marzo ne capiremo di più. La piazza non può continuare per sempre. Dovremo lavorare su altri canali”.
“Conte? Se ci invita a Palazzo Chigi ci andiamo volentieri” ha poi svelato.
Sul suo ruolo all’interno delle Sardine ha poi sottolineato: “Mattia Santori è l’ideologo, Andrea Garreffa l’equilibratore, Roberto Morotti cura la logistica, io sono l’entusiasta”.
Poi ha dichiarato: “Le Sardine sono una rivoluzione umana. La dimostrazione che il singolo se si muove può, insieme agli altri, cambiare la società”.
A chi le ha fatto notare che le Sardine sono nate grazie a Salvini, ha infine concluso: “Dirgli grazie è dura. Ma certo senza la paura che ci ha provocato non saremmo qui”.
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