Sardine a Napoli, caos all'evento: Santori allontanato dal palco
Tensione all'evento napoletano organizzato dalle Sardine, dopo le contestazioni da parte di Potere al Popolo
L’evento delle Sardine che si è svolto nella serata di ieri a Napoli si è concluso in maniera animata con le proteste da parte di Potere al Popolo e dei centri sociali. Secondo quanto riporta l’Ansa, mentre sul palco si teneva l’intervento dei lavoratori delle aziende campane in crisi, dalle retrovie sono giunte le contestazioni nei confronti di Mattia Santori, sul tema del lavoro e le politiche per il Sud.
Sardine contestate a Napoli, la reazione di Santori
Oggetto delle proteste è stata anche la tanto chiacchierata foto con Benetton, primo “scivolone” delle Sardine dalla formazione del movimento. Secondo quanto riporta l’Ansa, i toni si sono alzati al punto che Santori è stato costretto ad allontanarsi dal palco.
Dopo che la situazione si è calmata, Santori ha detto a caldo ai giornalisti: “Non mi hanno fatto parlare, come spesso capita con chi contesta in maniera premeditata. Mi hanno detto solo parolacce“.
“È stata un’aggressione strumentale e organizzata – ha aggiunto – da parte di quelle persone che Salvini definisce Sardine ma Sardine non sono. I centri sociali e Potere al Popolo hanno occupato il palco per fare la loro propaganda elettorale. Quello che hanno fatto non era in programma, hanno scavalcato l’organizzazione”.
Sardine contestate a Napoli, il commento di Santori
All’indomani della contestazione, come riporta l’Ansa, Santori ha commentato l’episodio: “È più facile distruggere che creare. A Napoli avremmo voluto parlare di lavoro. Di Wirhpool, Novolegno, Tirrenia, Almaviva, Riders (che meritano la maiuscola). Di un popolo che ha perso la fiducia verso il futuro e al quale vengono presentate due alternative: cascare nelle braccia del populismo o abbandonarsi all’antipolitica”.
“Purtroppo ci troviamo a parlare – ha sottolineato Santori – dell’ennesimo attacco di chi ha interesse nell’indebolire il messaggio che le sardine hanno portato per tre mesi in Italia e all’estero, proponendo un diverso modo di comunicare e pensare la politica”.
Le Sardine sono amareggiate per il sentimento incontrato in piazza Dante da parte di Potere al Popolo: “Abbiamo aperto il palco proprio per essere inclusivi e non sostituirci alle realtà che operano da anni sul territorio. Una delle realtà a cui è stata data voce ha deciso di usare il nostro palco per attaccarci, non rendendosi conto che attaccando noi ha infangato tutte le istanze che su quel palco erano salite o che sarebbero salite”.
“Le parole che si utilizzano qualificano chi le pronuncia”, ha ammonito Santori. “Gli atteggiamenti e le modalità identificano la forza del proprio messaggio politico. Le nostre parole non sono mai state offensive, ci siamo sempre posti in un atteggiamento di ascolto e di dialogo. E continueremo a farlo perché è molto più difficile creare che distruggere, e a noi le sfide difficili entusiasmano. Quelle facili le lasciamo agli altri”.
Sardine a Napoli, la replica di Potere al Popolo
Dal fronte di Potere al Popolo ha replicato Matteo Giardiello, il coordinatore nazionale: “Mai saliti sul palco, ci siamo solo limitati a porre a Santori alcune domande su temi sui quali le Sardine sono ambigue senza che lui ci abbia risposto. Aggiungo che le realtà salite sul palco erano quelle inserite in scaletta, il nostro intervento non era previsto e non c’è stato, né abbiamo impedito a qualcuno di salire sul palco”.
Nel frattempo, sulla vicenda è arrivato anche il commento di Matteo Salvini.