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Sanremo, il direttore Stefano Coletta si sfoga contro gli attacchi politici e omofobi

Il direttore dell'Intrattenimento Prime time Rai Stefano Coletta si difende dagli attacchi ricevuti

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Il direttore dell’Intrattenimento Prime time Rai Stefano Coletta è stato attaccato su più fronti nel corso della settimana sanremese. Anche a livello politico. Il caso scatenato da Fedez, che in un freestyle ha fatto riferimenti critici più che espliciti a diversi esponenti di governo, lo hanno fatto finire sulla graticola assieme ad altri dirigenti.

Sanremo, Stefano Coletta risponde agli attacchi politici

“Non posso rispondere di ogni gesto che fa un artista in diretta. Allora dovrei dimettermi ogni giorno. Non è civile. Stiamo qui solo a parlare di questo, degli attacchi della politica, non di un festival che sfiora il 70% di share. Non è normale”. Questo lo sfogo consegnato da Coletta al Corriere della Sera in un’intervista.

Qualcuno ha detto che Sanremo 2023 è stato molto “politico”. “Lavoro da trenta anni stretto al prodotto e non faccio mai valutazioni di natura politica – ha sottolineato Coletta -. Nel momento in cui Amadeus ha la libertà editoriale, che condivide con me, è la libertà assegnata a ogni artista – che sia cantante, attore, conduttrice o conduttore – a segnare il percorso. È l’impianto più corretto per procedere”.

Share Sanremo.Fonte foto: ANSA
Amadeus, Chiara Ferragni e Gianni Morandi con il vincitore del Festival, Marco Mengoni

A proposito di Amadeus: pure lui è stato fatto passare da qualcuno come un oppositore del governo. Perché? “Non ne ho idea. Non ha mai letture politiche del suo lavoro, si è formato con la musica, in radio e in televisione. Una maniacalità ammirevole nell’impegno, sa incarnare il ruolo di direttore artistico: non ha letture ideologiche”.

Si mormora che la premier Giorgia Meloni e la sua squadra di governo vogliano fare rotolare teste in Rai. “Rispetto alla mia poltrona – ha spiegato il dirigente – mi auguro fortemente che chi fa un discorso tecnico non sia valutato politicamente. Sarebbe un errore per l’azienda perché le persone sanno discernere l’operato di un dirigente: chi conosce la mia storia conosce la mia trasparenza”.

Coletta: “Fedez? Mia richiesta era di non fare riferimenti politici”

Il caso Fedez ha sollevato un polverone e pare che Fratelli d’Italia non voglia lasciar correre. Coletta ha ribadito che lui e la sua vicedirettrice Lentini hanno saputo nell’imminenza della messa in onda che il rapper non avrebbe più portato il testo che gli era stato consegnato da giorni.

“La mia richiesta – ha aggiunto – era sempre stata quella di non fare riferimenti politici, essendoci domenica due votazioni importanti nel Lazio e in Lombardia. Per questo quando Fedez ha strappato la foto di un viceministro mi sono dissociato il giorno dopo. Un prodotto televisivo non è necessariamente sempre il risultato di strumentalizzazioni politiche” .

Capitolo Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha presenziato alla prima serata del Festival, un fatto inedito. Cosa ne pensa Coletta? “La prima volta del Capo dello Stato alla kermesse più importante della cultura pop fa sì che si aggiunga un elemento, Mattarella non ha sentito più solo l’esigenza di essere presente all’inaugurazione della Scala ma di partecipare a un evento nazionalpopolare che parla a tutti. Sì, la sua presenza è il segno di un cambiamento”.

Coletta: “La ferita più grande sono stati gli attacchi a sfondo sessuale”

Infine il profondo rammarico per gli attacchi subiti a sfondo sessuale: “Poiché credo non sia stato mai rintracciabile un vulnus nella mia professionalità – e non parlo di perfezionismo, ma di un ruolo che ho cercato di incarnare con imparzialità e impegno – la ferita più grande è essere stato attaccato sul privato, dal punto di vista sessuale. Ho pensato che se fossero stati vivi i miei genitori – che mi hanno educato al rigore, al rispetto, al dialogo, che mi hanno insegnato che bisogna sempre ascoltare tutti – avrebbero sofferto”.

“Essere attaccati per l’orientamento sessuale, per demolire la professionalità con letture omofobe è una ferita e niente ti può risarcire. Tutti gli anni di sacrificio, impegno, di giornate fatte di solo lavoro, saltano in un istante perché nella vita si ha un compagno e non una compagna? L’autenticità è sempre stato il faro del mio percorso umano e professionale, e spero di essere letto per quello, non per la vita privata”, ha concluso Coletta.

stefano-coletta Fonte foto: ANSA
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