Sanremo: il Festival decolla, ma monta la rabbia dei ristoratori
Ristoratori e residenti di Sanremo arrabbiati per le nuove misure anti Covid imposte nell'estremo Ponente della Regione
Il Festival di Sanremo 2021 ha aperto i battenti, ma nella cittadina ligure c’è chi protesta. Sono alcuni ristoratori e residenti, che a poche ore dall’inizio della kermesse hanno saputo della nuova stretta relativa alle nuove misure anti Covid imposte al territorio.
“Sembra una presa in giro, ci hanno fatto aprire per tre giorni, abbiamo fatto la spesa, speravamo di ripartire. Per carità, la salute viene prima di tutto. A questo punto però potevano proprio evitare di farci aprire”, spiega Carlotta, titolare del Caffè Ducale in via Matteotti, intervenuta ai microfoni dell’Adnkronos che ha raccolto altri pareri.
“Se può servire per la sicurezza è bene, ma è difficile capire l’utilità di un provvedimento così restrittivo quando qui nonostante il Festival non gira nessuno”. Ad affermarlo sono Alessandro e Sara, residenti della cittadina. “Non si capisce più niente, siamo in uno stato confusionale, non siamo più lucidi”, aggiunge Claudia.
“Hanno rotto, se si chiude ci devono essere gli aiuti sennò si sta aperti perché le spese non si bloccano e gli affitti, le bollette e i fornitori non fanno sconti”, lo sfogo di Marzio Garibaldi, titolare di Marzio Bistrot.
Covid, il governatore della Liguria Toti firma l’ordinanza che prevede nuove misure per Sanremo
Il presidente della Liguria Giovanni Toti, nelle scorse ore, per arginare i contagi nell’estremo Ponente della Regione e in particolare a Sanremo, ha firmato una ordinanza che impone nuove misure che entreranno in vigore dalla notte di domani. Sanremo e tutto il distretto2 dell’Imperiese, da Ospedaletti a Santo Stefano al Mare, a partire da giovedì mattina (il 4 marzo a mezzanotte) dovranno rispettare l’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, il divieto di accesso alle aree gioco attrezzate in patch e giardini pubblici ma anche il divieto di asporto dopo le 18 salvo con la consegna a domicilio. Vietata pure la vendita di alcolici tra le 18 e le 8.
L’ordinanza anticipa anche il coprifuoco che dovrà essere rispettato dalle 21 fino alle 5 del mattino. Inoltre vige il divieto assoluto di assembramento e quello di manifestazione, se non in forma statica, e di spostamento dai comuni del proprio distretto, eccezione fatta per motivi di salute, studio e lavoro. Le nuove misure resteranno in vigore fino al 14 marzo.