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CRONACA NERA

San Sebastiano al Vesuvio, c'è un 17enne fermato per l'omicidio del calciatore Santo Romano

C'è un fermato per l'omicidio di Santo Romano, il calciatore ucciso a San Sebastiano al Vesuvio: si tratta di un 17enne, è gravemente indiziato

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

È stato fermato un 17enne per l’omicidio di Santo Romano, il calciatore 19enne ucciso da un colpo di pistola, in pieno petto, dopo una lite tra gruppi di giovani a San Sebastiano al Vesuvio, nel Napoletano. Nel corso dell’agguato, è stato ferito a un gomito anche un amico del giocatore, nonché suo compagno di squadra. Non è in pericolo di vita.

Omicidio a San Sebastiano al Vesuvio, fermato un 17enne

Il ragazzo è stato fermato, nel tardo pomeriggio del 2 novembre, dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco.

È gravemente indiziato per l’omicidio di Romano e per il tentato omicidio del suo amico e compagno di squadra. È stato eseguito un decreto emesso dalla Procura per i minorenni.


L’omicidio è avvenuto a San Sebastiano al Vesuvio, nel Napoletano

Morte Santo Romano, le indagini a un punto di svolta

Il 17enne è stato condotto al centro di accoglienza dei Colli Aminei.

La Procura sta vagliando anche alcuni post pubblicati sui social dopo l’omicidio, nei quali si esalta l’uso delle armi da altri giovani che sono in corso di identificazione, come riporta Repubblica.

Gli spari sono seguiti a un banale alterco. Per errore, sarebbe stato pestato un piede dell’omicida che ha poi reagito aprendo il fuoco, tornando in piazza mezzora dopo i fatti. Santo Romano, come il suo amico ferito, era incensurato.

La ricostruzione

La tragedia è avvenuta a San Sebastiano al Vesuvio, nel Napoletano, intorno alle 00.40 della notte tra venerdì 1 e sabato 2 novembre, in piazza Raffaele Capasso.

Le prime ricostruzioni parlano di una lite tra due gruppi di ragazzi, nata da un pestone involontario e da una scarpa sporcata. La discussione pareva essersi chiusa lì con l’allontanamento dei protagonisti. Mezzora dopo però uno dei giovani è tornato in piazza e ha aperto il fuoco.

Santo Romano era il portiere del Micri, squadra di calcio di Pomigliano d’Arco che milita in Eccellenza. Di lui ha parlato Simona, la sua fidanzata 17enne, che ha mostrato la scarpa del suo amato. “Santo non può diventare il numero di una lista. Era un uomo vero, è morto per aver difeso un amico. Ha perso questa scarpa lì dove è morto. Non era la sua scarpa a essere stata calpestata. È stato lui a intervenire in difesa dell’amico. Era un ragazzo pieno di valori, un uomo eccezionale cresciuto in una famiglia eccezionale. Santo avrebbe fatto grandi cose nella vita. Non possiamo accettare che avvengano queste cose”, ha detto.

Fonte foto: ANSA

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