Saman Abbas, interrogato il fidanzato: "Mi sono liberato di un peso"

“Mi sento bene dopo la mia testimonianza. Mi sono liberato di un peso”. Queste le parole che ha affidato alla stampa Ayub Saqib, fidanzato di Saman Abbas, la 18enne di origine pachistana scomparsa a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e che si ipotizza essere stata uccisa dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato. Ne dà notizia Repubblica.

Il 21enne ha dichiarato anche di essere convinto che “Saman sia ancora viva. Secondo me è sequestrata da qualche parte, bisogna continuare a cercarla”.

“Adesso non ho paura, perché Saman non c’è più e il mio cuore era suo. Della mia vita non mi importa più niente”, ha spiegato fuori dall’aula del Tribunale di Reggio Emilia al termine dell’esama dell’incidente probatorio.

Il suo legale Claudio Falleti ha aggiunto che non aver ancora trovato Saman Abbas nonostante i 67 giorni di ricerche “significa che forsa possa trovarsi da qualche parte”, viva. “Nessuno può distruggere questa speranza di Ayub Saqib”.

Prima dell’inizio dell’incidente probatorio il 21enne pachistano aveva parlato della speranza che Saman Abbas fosse ancora viva e si era detto “un po’ agitato” ma “pronto a raccontare tutto quello che so”, per poi scoppiare in lacrime.

“Il suo stato d’animo è comprensibile per il dolore che si porta dentro. Oggi è un giorno importante per cristallizzare la sua testimonianza e raccontare quello che ha sempre detto finora”, aveva dichiarato il suo avvocato, per poi fare un appello al Pakistan.

“La nostra richiesta principale è chiedere al Paese di cooperare anche per proteggere la famiglia del ragazzo in patria. Il mio scopo è portare i genitori in Italia per farli stare piu tranquilli“, aveva detto.

La famiglia del giovane avrebbe infatti ricevuto minacce dal clan degli Abbas, che appartiene alla mafia pachistana, affinché il 21enne lasciasse Saman Abbas.

Fonte foto: ANSA