Salvini si defila da Bannon dopo l'arresto: cosa ha dichiarato

Matteo Salvini commenta per la prima volta la notizia dell’arresto di Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump che è finito in manette per truffa a New York. Il segretario del Carroccio si è defilato dall’americano. “Non so, non conosco, cosa devo commentare… Ho i miei problemi giudiziari in Italia, non fatemi commentare i problemi giudiziari del resto del mondo”, ha dichiarato il leader della Lega – come riporta l’Ansa – rispondendo ai giornalisti che a Falconara Marittima gli hanno domandato un commento sulla vicenda.

Ma Salvini e Bannon quali rapporti hanno avuto? A tracciare la cronistoria tra i due è stato Open che ha spiegato che nel 2018 il segretario del Carroccio entrò a far parte di The Movement, l’organizzazione fondata da Bannon per promuovere il nazionalismo economico e il populismo di destra in Europa.

Open racconta anche dell’incontro dell’8 marzo 2018 avvenuto in segreto a Roma. Cioè quattro giorno dopo la vittoria elettorale del 4 marzo che diede poi vita al governo giallo-verde: Bannon e Salvini si videro allo Spazio Pin di via Montesanto a Roma, quartier generale di Armando Siri, responsabile economico della Lega, anch’egli presente all’incontro.

A distanza di 48 ore della riunione allo Spazio Pin, dal palco di Lille, in Francia, davanti alla platea dei delegati del Fronte Nazionale, Bannon parlava di Salvini, riferendosi a lui con l’appellativo “Brother Salvini”.

L’ex stratega di Trump ha sempre ritenuto il leader della Lega un politico di spicco, ancor prima dell’incontro a Roma. In passato lo aveva dipinto come “l’umile uomo del popolo diventato il politico più influente d’Europa”.

Fonte foto: ANSA