Salvini contro von der Leyen e il piano ReArm Europe, cosa prevede: l'attacco del ministro
Matteo Salvini attacca Ursula von der Leyen sul piano ReArm Europe. Tajani lo sostiene, Schlein no: è scontro sul riarmo
Il piano ReArm Europe, presentato da Ursula von der Leyen, prevede 800 miliardi di euro per la difesa, con incentivi agli Stati membri per aumentare la spesa militare. Matteo Salvini attacca la presidente della Commissione UE, criticando la priorità data al riarmo rispetto agli investimenti in sanità e imprese. Il governo italiano si divide: Tajani lo sostiene, Schlein lo boccia.
Salvini attacca von der Leyen
Matteo Salvini non ci sta e attacca il piano ReArm Europe, criticando l’idea che gli Stati europei possano fare debito solo per aumentare la spesa militare.
“Spero che sia sbagliato quello che ho letto”, ha dichiarato il vicepremier durante un convegno, sottolineando che per anni all’Italia è stato vietato spendere per sanità, educazione e imprese, mentre ora si spingono i governi a finanziare l’industria bellica.
Salvini ha poi rilanciato il concetto di interesse nazionale, ribadendo che, in caso di conflitto tra gli interessi italiani ed europei, per lui viene prima l’Italia. Sulla guerra in Ucraina, Salvini ha ribadito che la priorità deve essere fermare il conflitto, sostenendo Donald Trump e la sua capacità di riportare Kiev e Mosca al tavolo delle trattative.
Cos’è il piano ReArm Europe?
Presentato da Ursula von der Leyen, ReArm Europe è un piano per potenziare la difesa europea. L’Ue punta a mobilitare 800 miliardi di euro, tra cui 150 miliardi di prestiti agli Stati membri per investimenti militari.
Von der Leyen ha spiegato che, se i governi aumentassero la spesa per la difesa dell’1,5% del Pil, si creerebbe uno spazio fiscale di 650 miliardi di euro in quattro anni. La Commissione propone anche di usare il bilancio europeo per indirizzare più fondi verso la spesa militare e migliorare la capacità difensiva.
Fonte foto: ANSA
Il piano punta a rafforzare la produzione di missili, droni e sistemi anti-drone, ma anche a migliorare la mobilità militare e la sicurezza informatica. Von der Leyen ha sottolineato che questi investimenti serviranno anche per aiutare l’Ucraina, aumentando la capacità dell’UE di inviare armi e munizioni a Kiev.
La reazione di Tajani e Schlein
Il piano divide la politica italiana. Da una parte, Antonio Tajani ha accolto con favore l’iniziativa, parlando di un passo decisivo verso una difesa comune europea. “Finalmente si fanno passi concreti per un’Europa più forte, in alleanza con gli Usa”, ha scritto su X.
Dall’altra, Elly Schlein ha bocciato la proposta, criticandone l’approccio: “L’Ue ha bisogno di una difesa comune, non del riarmo nazionale”. Secondo la leader del Pd, il piano spinge solo gli Stati a spendere di più per le armi, senza creare un vero esercito europeo.
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