Salvini spara a zero contro Sardine e governo: la nuova polemica
Matteo Salvini ha attaccato il movimento delle Sardine e il governo su diversi argomenti, tra cui coronavirus, Sanremo e migranti
Matteo Salvini, in una diretta Facebook, ha sferrato un nuovo attacco alle Sardine. Dopo la foto dei fondatori del movimento con Luciano Benetton e Oliviero Toscani, che ha fatto esplodere l’ultima polemica, il leader leghista ha commentato: “Ho visto che le Sardine hanno fatto strada, da Piazza Maggiore e dal sostegno agli ultimi all’imprimatur di Soros e, ieri, la pacca sulla spalla da Benetton e Toscani“.
“Montarsi la testa non va mai bene – ha aggiunto Salvini – dal bar di paese e le piazze al salotto di Toscani e all’abbraccio con Soros. Ci eravamo sbagliati, lì di novità non ne vedo tanta”.
Coronavirus, l’attacco di Salvini
In merito alla diffusione del coronavirus, il segretario della Lega ha attaccato il governo: “Se qualcuno avesse controllato prima, non saremmo arrivati qua. Poi lo sciacallo sono io. L’untore è Salvini. Se avessimo avuto un governo più efficace e tempestivo avremmo avuto qualche preoccupazione in meno”.
Intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che il virus è stato isolato allo Spallanzani, una svolta che permetterà di studiarlo e prevenirne la diffusione. Sulla notizia, Salvini ha affermato: “Complimenti ai medici dello Spallanzani che sono riusciti a isolare il virus. Professionalità, dedizione e sacrificio che confermano la bravura dei nostri medici e danno una speranza di guarigione a tanti malati”.
Migranti, Salvini: “Sbarchi nel 2020 aumentati del 700%”
Ulteriore affondo al governo sullo sbarco dei 343 migranti della Open Arms a Pozzallo: “Mentre io al governo lavoravo per bloccare gli sbarchi, salvare vite e difendere il mio Paese, Pd e compagni hanno riaperto porti e portoni, per la gioia di scafisti e trafficanti”.
Salvini ha aggiunto: “Sbarchi nel 2020 aumentati del 700%, pazzesco. Non mi spaventano minacce e processi, torneremo al governo per proteggere l’Italia e i nostri figli”.
Sanremo, l’appello di Salvini
Il leader della Lega non ha mancato di ritornare sull’argomento Sanremo e la polemica sulla partecipazione di Junior Cally: “Giuseppe, un colpo di telefono all’ad della Rai? È necessario mettere in mano i microfoni a gente così, che nei testi parla di donne violentate e ammazzate?”.
“Sanremo, già vedo i comizi di partito e i buonismi a piene mani – ha sottolineato Salvini – poi mettono il microfono nelle mani di gente così. È una vergogna che a Sanremo, a nome dei cantautori italiani nel mondo, venga data un’immagine della musica italiana mettendo in mano il microfono al primo scemo che nei suoi testi parla di donne ammazzate e violentate in quanto tr**e”.