Matteo Salvini attacca Conte e Di Maio: la profezia del leghista
Il leader della Lega ha criticato la manovra del governo non risparmiando attacchi agli ex alleati
Il leader della Lega Matteo Salvini, a margine della sua visita alla Treofan di Terni, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti in merito alla manovra del Governo, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al centrodestra.
L’ex ministro dell’Interno, come riporta ‘Ansa’, ha dichiarato: “Avanti di questo passo il futuro dell’Italia è un muro contro cui ci stampiamo. Non c’è un progetto di crescita, non c’è un piano industriale, non c’è un piano energetico nazionale. C’è qualche tassa in più”.
Poi, Salvini ha lanciato l’affondo al premier Giuseppe Conte: “Io penso che il signor Conte cadrà e quando cadrà politicamente si farà male, perché sta promettendo tutto a tutti, ma non abbiamo notizie degli asili nido, dei disabili, del taglio delle tasse alle imprese. Noi come Lega faremo in parlamento le nostre proposte e speriamo che qualcuna venga accettata”.
Salvini non ha risparmiato neanche Luigi Di Maio. In merito alla lotta all’evasione rilanciata dal ministro degli Esteri, il leader della Lega ha lanciato l’invito ad “andare a parlare con un commerciante o con un ambulante, che si alza alle 4 di mattina anche sotto l’acqua, che deve andare a chiedere la carta di credito o il bancomat a chi va a fare la spesa”.
Poi, ha aggiunto: “Mi sembrano veramente lontani dalla realtà. D’altronde mi hanno detto che lo stesso Di Maio qui alla Treofan disse ‘non c’è problema’. La situazione è quella che vedete. La Whirlpool chiude il primo novembre, sono terribilmente preoccupato per Ilva, sono preoccupato per i 3 mila esuberi di Alitalia”.
La nuova stoccata di Salvini è ancora per Conte: “Qui rischia di essere una strage e Conte fa il fenomeno e si sistema il ciuffo“.
Infine, sul centrodestra e sulle prossime elezioni, il leader della Lega ha detto: “Ci siamo sempre presentati anche in Abruzzo, in Sardegna, Molise, in Basilicata, in Friuli Venezia Giulia perché questa è la squadra, che però si arricchisce. Sabato in piazza ci saranno nuovi governatori, sindaci civici, ci sarà Giovanni Toti, rappresentanti di associazioni di imprenditori e di famiglie. È il nocciolo di qualcosa che però evolve, guarda avanti, cresce, aggrega. Non solo in Umbria. Sono convinto che vinceremo in Umbria e poi toccherà all’Emilia Romagna e alla Calabria“.