Salvini all'attacco dopo la richiesta di 6 anni nel caso Open Arms, ma pronto a lasciare il potere nel 2027
Matteo Salvini si è detto pronto a lasciare la guida della Lega nel 2027. Intanto prepara la strategia d'attacco dopo la richiesta di 6 anni di carcere per il caso Open Arms
Dopo la richiesta di 6 anni di carcere avanzata dai pm di Palermo nel processo Open Arms, Salvini tramite un video si è dichiarato “colpevole di aver salvato l’Italia”. Il leghista prepara la mobilitazione della base, ma parlando con i suoi si sarebbe detto “stanco” e pronto a lasciare la guida del partito nel 2027.
- Salvini lascia la guida della Lega
- La mobilitazione dopo la richiesta di 6 anni
- Arringa difensiva il 18 ottobre
Salvini lascia la guida della Lega
“Tornerò a chiedere il mandato per consolidare il partito e riportare tutti voi e anche altri in Parlamento. Poi, però, nel 2027 sceglierete qualcuno dei tanti giovani in gamba che tra di noi ci sono. Perché io comincio a essere stanco“.
È il Corriere della Sera a riportare le parole pronunciate da Matteo Salvini durante la recente riunione con deputati e senatori leghisti.
Al momento è presto per azzardare un toto-nomi per la successione. Occorrerà vedere se a prevalere dai prossimi congressi (e dai prossimi risultati elettorali) emergerà il vantaggio dell’ala più oltranzista o di quella più dialogante della Lega (rappresentata fra gli altri da Fedriga e Zaia), di quella più nazionale o di quella maggiormente ancorata agli obiettivi del Nord.
Il primo appuntamento che conta per la Lega è il raduno di Pontida del 6 ottobre. Poi ci sono le Regionali in Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre.
La mobilitazione dopo la richiesta di 6 anni
Il Corriere scrive che dopo la richiesta di condanna a 6 anni dei pm di Palermo per il caso Open Arms, Matteo Salvini ha deciso di giocare d’attacco. La strategia offensiva è stata inaugurata con il video su sfondo nero in cui il leghista si è dichiarato “colpevole di aver salvato l’Italia”.
Il secondo step della strategia sarà quello di chiamare alla mobilitazione i militanti per spingerli alla protesta di piazza contro i “processi politici”.
Le tipografie alle quali si appoggia il partito sarebbero già state allertate: a breve, viene scritto, riceveranno i file dei volantini contenenti citazioni estrapolate dalle requisitorie dei pm.
I volantini verranno poi distribuiti nelle centinaia di gazebo che il partito sta organizzando per i prossimi fine settimana.
Arringa difensiva il 18 ottobre
Il culmine della mobilitazione è prevista per il 18 ottobre, quando Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, terrà a Palermo la sua arringa difensiva.