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Salvini a Palermo per il processo Open Arms, foto dall'aula bunker e la risposta a Draghi

Il leader della Lega in Sicilia nell'aula dell'Ucciardone per la nuova udienza sullo sbarco del 2019 dell'ong spagnola

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nuova udienza del processo Open Arms, nel quale Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio riguardo allo sbarco di 147 migranti salvati dal Mediterraneo dalla ong spagnola. nell’agosto del 2019. Dall’aula bunker di Palermo il segretario della Lega saluta i suoi seguaci sui social e risponde a Draghi in merito allo stallo sulla Delega fiscale.

Salvini a Palermo per il processo Open Arms, foto dall’aula bunker: la nuova udienza

“Vi saluto dall’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, quella degli storici processi alla mafia, dove oggi risponderò dell’accusa di “sequestro di persona” perché, da ministro e da italiano, ho difeso i confini, salvato vite e protetto l’Italia, le sue leggi e la sua dignità. A testa alta e col sorriso, vi abbraccio” scrive così il leader del Carroccio postando la foto sui social.

Salvini a Palermo per il processo Open Arms: la risposta a Draghi sulla Delega fiscale

Salvini ha approfittato della presenza dei cronisti per rispondere al premier Mario Draghi sullo scontro interno alla maggioranza riguardo alla Delega fiscale: “Mi fa piacere che Draghi a parole dica non voglio aumentare le tasse, ma la Lega e il centrodestra non possono votare un documento dove c’è scritto che potranno aumentare le tasse sui risparmi, sui conti correnti, sui titoli di Stato, sugli affitti e sulla casa”.

Salvini a Palermo per il processo Open Arms, foto dall'aula bunker: la nuova udienzaFonte foto: ANSA
Matteo Salvini all’uscita dell’aula bunker di Palermo

Salvini a Palermo per il processo Open Arms, foto dall’aula bunker: la nuova udienza

Come riporta l’Adnkronos citando Open Arms, l’udienza, alla presenza dell’ex ministro dell’Interno, servirà a “verificare le condizioni fisiche e psicologiche dei naufraghi a bordo“, nonché “le condizioni igienico-sanitarie della nave dopo 20 giorni di attesa in mare, oltre che a chiarire, attraverso la testimonianza del capitano della Open Arms, le varie fasi giuridiche e operative che caratterizzarono quella missione”.

Sul banco dei testimoni  il capitano Open Arms, Marc Reig Creus, Dario Caputo, l’ex prefetto di Agrigento, Rosa Maria Iraci, questore di Agrigento, Vincenzo Asaro, direttore sanitario dell’ospedale di Licata, Cristina Camilleri, responsabile CTA Dipartimento salute mentale di Agrigento, Alessandro Dibenedetto, psicologo Emergency e Katia Valeria Di Natale, medico in servizio presso lo staff Cisom.

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