Salvatore Baiardo e la profezia su Matteo Messina Denaro: tutti i dubbi sull'uomo di fiducia dei Graviano
Le parole di Baiardo, uomo di fiducia e tuttofare dei Graviano, sono avvolte nel mistero: tante bugie e qualche verità?
L’arresto di Matteo Messina Denaro, latitante fermato a Palermo lo scorso 16 gennaio, ha fatto tornare il nome di Salvatore Baiardo agli onori della cronaca. Braccio destro dei Graviano, tuttofare del boss Giuseppe, Baiardo aveva predetto mesi fa l’arresto del “padrino” e soltanto qualche giorno fa, tornando in tv ospite di Giletti, ha profetizzato la morte di Messina Denaro, la cui vita sarebbe ormai agli sgoccioli a causa del tumore che lo ha colpito diversi anni fa.
Ma le sue parole, oggi, sono avvolte nel mistero, tra chi non si fida e chi invece ipotizza di una strategia alla base. Ma chi è realmente Salvatore Baiardo?
- Chi è Salvatore Baiardo
- Le dichiarazioni di Baiardo che fanno scalpore
- Strategia o verità? I dubbi su Baiardo
Chi è Salvatore Baiardo
Amico, dipendente, uomo di fiducia e soprattutto favoreggiatore dei Graviano, Salvatore Baiardo non è un volto nuovo per la giustizia italiana. Finito in carcere per aver aiutato Giuseppe Graviano, il braccio destro del boss secondo le carte in mano agli inquirenti sarebbe da sempre stato dalla parte dei fedelissimi che hanno affiancato Riina nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, ma non solo.
Tutti i “volti” del boss Matteo Messina Denaro
Secondo quanto riferito da La Repubblica, Baiardo è anche stato una pedina abile nel processo contro Graviano, arrestato nel 1995, dando ai magistrati dichiarazioni false e reticenti utili per coprire il boss. Gelataio di professione, Baiardo ha però presto trasformato in maniera repentina il suo modo di comunicare.
Le dichiarazioni di Baiardo che fanno scalpore
Baiardo è stato confidente o informatore di tanti giornalisti ai quali, nel corso degli ultimi anni, ha svelato tanti piccoli meccanismi all’interno di Cosa Nostra. Le parole sull’arresto di Messina Denaro e sul suo stato di salute sono soltanto la punta dell’iceberg di anni di dichiarazioni che hanno fatto scalpore.
Dai miliardi che il clan avrebbe immesso nelle casse della politica ai rapporti con Berlusconi e all’agenda rossa di Paolo Borsellino vista tra il 1992 e il 1993, le parole di Baiardo non sono mai state banali. Ma come riferisce Lirio Abbate su La Repubblica, c’è qualcosa che non torna.
Strategia o verità? I dubbi su Baiardo
Parlando con Giletti a novembre aveva annunciato l’arresto di Messina Denaro, pronto a consegnarsi “entro due mesi” perché malato, di recente ha invece spiegato che il boss “non ne ha per molto“. L’arresto, secondo lui, sarebbe servito per fare “un regalino” a qualcuno, parole che di certo non sono passate inosservate.
Adesso i pm di alcune procure sarebbero pronti ad accertare se queste dichiarazioni abbiano o meno un riscontro, ma soprattutto, se quello che ha detto in tv verrà trasferito nei verbali. Baiardo, infatti, potrebbe aver lanciato piccole verità in mezzo a tante menzogne, strategia utilizzata da molti per attirare l’attenzione mediatica mentre si modifica l’intero quadro della realtà. Abile nell’arte del “dico e non dico”, le sue parole hanno sollevato non pochi dubbi.
“Baiardo è il portavoce della mafia. Perché non si può andare in televisione a dire quelle cose senza essere uccisi. È la mafia che parla in diretta, abbiamo una mafia che parla in televisione” l’accusa del senatore M5s Roberto Scarpinato, alla quale Abbate su La Repubblica aggancia la sua chiusura ricordando il caso legato a Massimo Ciancimino. Il figlio dell’ex sindaco di Palermo, infatti, si era reso protagonista con le sue dichiarazioni in tv, parole che mescolavano verità a parecchie bugie. In quel caso erano dichiarazioni pesanti contro Riina che odiava i Ciancimino, in questo caso Baiardo, secondo il giornalista, avrebbe i benestare di Graviano.