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Sale la tensione dopo l'attacco di Hamas contro Israele: gli Usa inviano portaerei nell'est del Mediterraneo

Altissima tensione dopo l'attacco di Hamas contro Israele: il Pentagono annuncia l'invio della Uss Gerald R. Ford verso il Mediterraneo orientale

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere Israele dopo l’attacco a sorpresa di Hamas. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha annunciato l’invio della portaerei Gerald R. Ford nell’est del Mediterraneo e l’invio di armi e munizioni a Israele. Gli Stati Uniti, secondo quanto comunicato dal Pentagono, rafforzeranno la propria presenza nella regione.

L’annuncio del Pentagono

“I miei pensieri continuano ad essere rivolti al popolo di Israele e alle numerose famiglie che hanno perso i propri cari a causa del ripugnante attacco terroristico di Hamas” ha sottolineato Lloyd Austin in un comunicato diffuso dal Pentagono.

“Oggi, in risposta all’attacco di Hamas contro Israele, e a seguito di discussioni approfondite con il presidente Biden, ho avviato diverse iniziative per rafforzare la posizione del Dipartimento della Difesa nella regione per sostenere gli sforzi di deterrenza regionale“.

“Ho diretto il movimento del gruppo d’attacco della portaerei Uss Gerald R. Ford verso il Mediterraneo orientale. Ciò include la portaerei della Marina statunitense Uss Gerald R. Ford, l’incrociatore Uss Normandy, così come i cacciatorpediniere Arleigh-Burke Uss Thomas Hudner, Uss Ramage, Uss Carney, e Uss Roosevelt”.

Inoltre, ha aggiunto il capo del Pentagono, “il governo degli Stati Uniti fornirà rapidamente alle forze di difesa israeliane attrezzature e risorse aggiuntive, comprese munizioni. I primi aiuti di sicurezza cominceranno a muoversi oggi e arriveranno nei prossimi giorni”.

Le parole di Biden a sostegno di Israele

Il presidente Usa Joe Biden ha parlato nella mattina di domenica 8 ottobre con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a seguito dell’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele di sabato 7 ottobre 2023 che ha causato la morte di oltre 700 persone e 2100 feriti.

Un edificio distrutto a Tel-Aviv a seguito dell’attacco di Hamas di sabato 7 ottobre 2023

Biden ha espresso “ancora una volta profonda solidarietà per tutti i dispersi, i feriti e gli uccisi e ha garantito il suo pieno sostegno al governo e al popolo di Israele di fronte a un attacco senza precedenti e spaventoso da parte dei terroristi di Hamas”.

Il presidente Usa ha sottolineato che “non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo e che tutti i paesi devono restare uniti di fronte a tali brutali atrocità”.

“Il presidente Biden – prosegue il comunicato – ha aggiornato il primo ministro sull’intenso impegno diplomatico intrapreso dagli Stati Uniti nelle ultime 24 ore a sostegno di Israele”. 

Il sostegno dell’Iran ad Hamas

Nella giornata domenica 8 ottobre, secondo quanto riferito dall’agenzia Italpress, il presidente iraniano, Ibrahim Raisi, ha tenuto un colloquio telefonico con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e con il segretario generale della formazione palestinese Jihad islamica, Ziyad al Nakhalah. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana “Mehr”.

Il capo di Stato iraniano ha confermato il suo sostegno all’attacco lanciato dalle formazioni islamiche palestinesi contro il territorio israeliano, ancora in corso.

Durante queste due telefonate le due parti hanno discusso degli ultimi sviluppi nei territori palestinesi e non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul contenuto della conversazione telefonica.

Fonte foto: ANSA

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