Salame ritirato dai supermercati per salmonella: i rischi per l'uomo, qual è il lotto richiamato dal Ministero
Salame ritirato dagli scaffali dei supermercati per possibile presenza di salmonella: qual è il lotto e cosa fare in caso di acquisto
Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del salame dai supermercati. Si tratta di quello di fegato, prodotto dal Salumificio Ceccarelli, e il motivo è la presenza, in un lotto, di salmonella. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.
- Qual è il lotto a rischio salmonella
- Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
- Cosa si rischia con la salmonellosi
Qual è il lotto a rischio salmonella
Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro un lotto, considerato a rischio microbiologico, il 17 maggio 2024: riscontrata la presenza di salmonella.
Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è IT1674/L CE e che il salame è stato prodotto da Salumificio Ceccarelli, precisamente nello stabilimento di San Severino Marche, in provincia di Macerata. Il lotto coinvolto è:
- 121.
Uno dei salami ritirati per rischio microbiologico
Tutte le confezioni del lotto sono di 350 grammi circa e non hanno una data di scadenza (si consiglia il consumo entro i 2 mesi dalla data di produzione).
Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.
Cosa si rischia con la salmonellosi
Come spiegato dal Ministero della Salute, la salmonellosi è una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.
Gli alimenti di origine avicola, uova e prodotti, in particolare, risultano essere le principali cause di infezione.
Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.
Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon).
La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.
Soggetti a rischio sono:
- anziani;
- bambini;
- donne in gravidanza;
- individui affetti da anemia falciforme;
- individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).