Salame Napoli ritirato per salmonella dai supermercati: quali sono i lotti richiamati e i rischi per l'uomo
Salame Napoli ritirato dagli scaffali dei supermercati per possibile presenza di salmonella: quali sono i lotti e cosa fare in caso di acquisto
Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del salame dai supermercati. Si tratta del Salame Napoli e il motivo è la possibile presenza, in 4 lotti, della salmonella. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.
- Qual è il lotto a rischio salmonella
- Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
- Cosa si rischia con la salmonellosi
Qual è il lotto a rischio salmonella
Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro di 4 lotti, considerato a rischio microbiologico, il 6 febbraio 2024: riscontrata la possibile di salmonella.
Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è IT210LCE e che il salame è stato prodotto da Salumificio Volpi, precisamente nello stabilimento di Collebeato, in provincia di Brescia. I lotti coinvolti sono:
- L231220;
- L231227;
- L240103;
- L240105.
Uno dei salami ritirati per rischio microbiologico
Tutte le confezioni del lotto sono di 80 grammi e hanno come data di scadenza:
- 8 febbraio 2024
- 15 febbraio 2024
- 22 febbraio 2024
- 24 febbraio 2024.
Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.
Cosa si rischia con la salmonellosi
Come spiegato dal Ministero della Salute, la salmonellosi è una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.
Gli alimenti di origine avicola, uova e prodotti, in particolare, risultano essere le principali cause di infezione.
Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.
Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon).
La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.
Soggetti a rischio sono:
- anziani;
- bambini;
- donne in gravidanza;
- individui affetti da anemia falciforme;
- individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).