S&P conferma il rating sull'Italia: sospiro di sollievo per il governo. I giudizi in arrivo sul debito
L’agenzia ha confermato rating e outlook per l’Italia. Il 17 novembre arriva il temuto giudizio di Moody’s sul debito del nostro Paese
L’agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating sul debito italiano, che rimane BBB, e ha mantenuto invariato anche l’outlook sulle prospettive economiche del Paese, giudicate stabili. La decisione è stata resa nota nella tarda serata di venerdì 20 ottobre, a mercati chiusi come previsto, attraverso una nota pubblicata sul sito dell’agenzia di rating.
- Il calendario dei prossimi giudizi delle agenzie di rating
- Rivista al ribasso la crescita dell’Italia
- Il commento dei ministri dopo il giudizio di S&P
Il calendario dei prossimi giudizi delle agenzie di rating
Per il governo Meloni, che ha appena varato la nuova manovra economica, si tratta di un punto a favore, anche se il calendario dei rating da parte delle agenzie è appena cominciato. Dopo S&P, infatti, si pronunceranno sul debito italiano anche Dbrs (27 ottobre), Fitch (10 novembre) e Moody’s (17 novembre).
Quest’ultimo appuntamento, in particolare, è il più temuto perché per Moody’s il debito italiano è già un solo gradino sopra il livello “junk”, che implicherebbe pesanti conseguenze per l’investibilità dei titoli di Stato del nostro Paese.
Rivista al ribasso la crescita dell’Italia
Pur confermando il giudizio BBB, S&P vede un rallentamento dell’economia italiana nel 2023 e nel 2024, quando la crescita del Pil è stimata a +0,9% e +0,7%.
Per il 2025, invece, la crescita dovrebbe essere dell’1,3%. In base al report dell’agenzia di rating, il consolidamento di bilancio sarà più lento del previsto, con un deficit al 5,5% del pil nel 2023. Difficoltà dovute, per un valore dello 0,8%, agli incentivi per il Superbonus edilizio.
Inoltre, S&P sottolinea come il debito italiano sia molto sensibile alle condizioni di mercato.
Il commento dei ministri dopo il giudizio di S&P
Un giudizio, quello di S&P, accolto positivamente dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo scritto una legge di bilancio correttamente impostata e a nostro giudizio troverà la valutazione onesta delle agenzie di rating che l’hanno letta e di certo non basano le loro valutazioni sul gossip e i titoli scandalistici”, ha detto Giorgetti.
In merito al giudizio di Moody’s è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: “Non siamo preoccupati, dobbiamo essere attenti, perché sappiamo bene che i mercati internazionali sono un termometro, un indicatore delle condizioni in cui siamo”.
“Quello su cui dobbiamo fare attenzione è la parte dei tassi perché l’inflazione, il venir meno da parte delle Bce degli acquisti, ha generato una risalita dei tassi, e per chi ha tanto debito storico come l’Italia, che sfiora i 3.000 miliardi, i tassi pesano sul bilancio dello Stato”, ha spiegato.