Rula Jebreal su Silvia Romano: "Italia arretrata e disinformata"
La giornalista palestinese ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita ha detto la sua sulla vicenda della ragazza milanese e le polemiche che l'hanno travolta al suo rientro in Italia
Dopo alcuni messaggi sui social, sul caso Silvia Romano, ieri sera Rula Jebreal è intervenuta a Piazzapulita, il talk di Corrado Formigli su La7. La giornalista palestinese ha preso le difese della ragazza milanese liberata dopo quasi due anni di prigionia e oggetto in questi giorni di varie polemiche per la sua conversione all’Islam. Polemiche che sono sfociate in diversi attacchi sui social tanto da far aprire una indagine da parte della magistratura per minacce.
Rula Jebreal a Piazzapulita ha avuto parole dure contro gli atteggiamenti dell’opinione pubblica, e in parte anche della politica, sul caso di Silvia Romano: “Avremmo dovuto fermarci a quell’abbraccio e lasciare a Silvia il tempo di rielaborare quello che le è accaduto. Sono rimasta sbigottita quando ho visto media e autorità che hanno condiviso informazioni delicate sul suo rapimento. E poi non sappiamo i suoi traumi, dobbiamo darle tempo. Silvia stava facendo un lavoro straordinario. Le persone come Silvia mostrano all’Occidente il volto umano e liberale dell’Islam, quello che i radicali vogliono nascondere. Anche per questo è stata rapita”.
La giornalista palestinese si è espressa anche sulle tante polemiche riguardo la conversione della Romano: “Il velo di Silvia Romano è diventato il simbolo di un insopportabile scontro di civiltà e il corpo di una donna è il terreno di quella battaglia. La destra estremista arriva armata con i peggiori approcci ideologici. C’è una campagna di disinformazione sull’Islam. Estremisti di destra stanno danneggiando l’Italia dal punto di vista economico, di sicurezza e di dialogo con una parte enorme della popolazione nel mondo”.
Le parole di Rula Jebreal non sono passate inosservate agli occhi e alle tastiere dei social. La giornalista era già stata fortemente al centro delle polemiche, lo scorso febbraio, in occasione della sua partecipazione, come conduttrice al fianco di Amadeus, sul palco del Festival di Sanremo. Ed anche stavolta la rete si è spaccata tra chi le ha dato ragione e chi le ha dato contro.
Rula si è anche prodotta in un parallelo tra l’Italia e gli Stati Uniti: “L’Italia è 20 anni indietro rispetto all’America nel dialogo con l’Islam” che ha ancor di più “aizzato” le folle del web.
Pro Rula. Tra i primi a criticarla c’è stato Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia: “Per Rula Jebreal l’Italia è come “l’Afghanistan e il Pakistan” sul tema delle donne perché “la Boldrini è sotto scorta”. Davvero non capisco perché si permetta la continua offesa al nostro Paese in tv a questa giornalista. Il bello è che dirà che sono sessista”; “È rimasto solo Formigli ad invitarla allo sproloquio. Invece di far parlare le donne Somale, una vergogna”.
Contro Rula. “Grazie Rula, fai bene a far sapere come funziona in Italia. Speriamo che tutti i giornali compresi i politici leghisti e di destra siano puniti”; “Complimenti Rula per il suo intervento”; “Rispetto il suo punto di vista, ma non lo condivido per nulla”; “Tutti i commenti negativi sono di trogloditi maschilisti. Poverini. Provo compassione. Non sapete che confrontarvi tra voi maschi, eterosessuali, bianchi. Non sopportate che una donna sia bella, intelligente e magari pure musulmana. Che dica quello che pensa. Che sia libera”.