Ruby ter, Ambra Battilana e le notti di Arcore. La testimonianza
La teste chiave ha raccontato i dettagli di una notte ad Arcore con il Cavaliere, Emilio Fede e Nicole Minetti
La modella Ambra Battilana Gutierrez, durante la sua deposizione nel processo Ruby Ter contro Silvio Berlusconi e altri 28 imputati coinvolti nello scandalo delle ‘olgettine’, ha risposto alle domande del pm Luca Gaglio e a quelle del suo difensore, ricostruendo, dettaglio per dettaglio, una serata ‘a luci rosse’ ad Arcore.
Divenuta una delle teste chiave del processo in seguito a una memoria scritta insieme a Chiara Danese e fatta avere ai pm di Milano, Ambra Battilana Gutierrez ha spiegato come arrivò a Villa San Marino nell’agosto del 2010, come riporta l’Ansa.
Durante la cena con la presenza della famosa “statuetta di Priapo”, le ragazze “baciavano in bocca Silvio Berlusconi, lo toccavano sotto il tavolo nelle parti intime, si facevano toccare i seni e lui le palpava”.
Dopo il pasto Nicole Minetti “ballava nuda a un metro da me, si faceva toccare da Silvio Berlusconi, che la baciava sulla bocca, sul seno e le toccava il sedere” nella stanza del “bunga-bunga”, ha dichiarato la modella secondo quanto riporta l’Ansa.
Lei e Chiara Danese decisero di andarsene. Ma Emilio Fede “ci minacciò, dicendoci che, se andavamo via, per Miss Italia non avevamo possibilità, e mi ricordo che Silvio Berlusconi annuiva“.
Inizialmente Ambra Battilana Gutierrez, riporta l’Ansa, scambiò il Cavaliere “per un sosia, un imitatore“, anche per via delle barzellette “sconce” che raccontava. Mentre Emilio Fede avrebbe detto all’amica “sdraiati da qualche parte e ti faccio compagnia“.
Silvio Berlusconi “ci fece prendere delle statuette colorate da una scatola, ero confusa e mi chiedevo perché il presidente dell’Italia avesse una collezione di giocattoli”.
Dopo la serata ad Arcore, ha riferito la modella davanti al pm, secondo quanto riporta l’Ansa, ci sarebbero state “minacce” e “aggressioni psicologiche” da parte di Daniele Salemi, all’epoca suo agente, che aveva portato lei e Chiara Danese a un provino da Emilio Fede per fare le ‘meteorine’.
Anche Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle giovani ospiti alle serate ‘a luci rosse’ ad Arcore e imputate per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari nel caso Ruby ter, si sono presentate in aula per assistere alla testimonianza di Ambra Battilana.
Di Guerra e Sorcinelli aveva parlato un testimone, l’architetto Ivo Redaelli, nella scorsa udienza, raccontando che erano andate a vivere in due ville, realizzate dall’archistar Botta e comprate dall’ex premier per un totale di circa 1,6 milioni di euro. “Vogliamo affermare con forza – avevano scritto le due giovani in una nota, diffusa dall’avvocato Nicola Giannantoni – che il rapporto che ha contraddistinto la nostra amicizia con il Presidente Berlusconi è sempre stato caratterizzato da stima e affetto reciproci”. Mai “nessuna minaccia e nessun atto prevaricatorio si è mai concretizzato nei suoi confronti”, avevano aggiunto le due, a proposito sempre di alcune affermazioni del testimone nella deposizione.
Il procedimento per molestie contro Harvey Weinstein
L’ex Miss Piemonte ha parlato in aula anche di un altro procedimento che l’ha vista coinvolta, ovvero la denuncia per molestie al produttore americano Harvey Weinstein. Dichiarando, secondo quanto riporta l’Ansa, di aver recentemente “sciolto l’accordo di riservatezza” che aveva firmato in precedenza.
Inoltre ha sottolineato di aver “collaborato con la polizia” già all’epoca, per raccogliere prove contro di lui. “Io, poi, non volevo firmare l’accordo, ma ai tempi avevo 22 anni, non conoscevo bene la lingua, era difficile andare avanti nella battaglia”.
Ambra Battilana Gutierrez ora vive a New York. “Me ne sono dovuta andare dall’Italia, perché il mio nome era macchiato come una escort”, ha dichiarto in aula, confermando che un nuovo procedimento contro Harvey Weinstein partirà “il 6 gennaio“.
“Per un milione di dollari dovevo eliminare le prove audio che avevo registrato, non dovevo più parlare di lui e della vicenda. Lui ha distrutto la mia immagine e la mia carriera, ero in paranoia, avevo anche la scorta, sono stata costretta ad accettare quell’accordo” ha proseguito la donna riferendosi al caso Weinstein.
La modella ha raccontato anche che, dopo che Weinstein “mi mise le mani addosso durante un casting, io lo denunciai subito e poi fui costretta a firmare quell’accordo”. La difesa di Berlusconi, nelle domande alla teste ‘chiave’ dei pm, ha insistito molto anche su una denuncia per “induzione alla prostituzione” che sarebbe stata presentata dalla giovane, da lei disconosciuta, contro un uomo anziano e che si riferiva a fatti prima del caso Ruby.
“Escludo di aver avuto rapporti con quell’uomo e di aver mai firmato quella denuncia”, ha detto Battilana, mentre la difesa ha fatto presente che la Procura di Alba, nell’archiviare la denuncia, scrisse che la modella aveva “reso impossibile la propria audizione” nel procedimento, dopo essere stata “contattata più volte”.