L'indice Rt cambia i colori, ma l'Iss lancia l'allarme varianti
La cabina di regia è preoccupata dalla presenza delle varianti del coronavirus in diverse regioni: lo conferma la bozza del monitoraggio dell'Iss
Nella bozza del nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, ripresa anche dall’Ansa, l’Rt nazionale dovrebbe confermarsi anche questa settimana allo 0,84. La cabina di regia ha osservato un lieve peggioramento dell’epidemia in 13 regioni: rispetto all’ultima settimana sono aumentate quelle classificate ad rischio alto (3 contro 1) e si sono ridotte quelle considerate a rischio basso (7 contro 10). Sul trend ha inciso la diffusione delle varianti del coronavirus.
Da lunedì 8 febbraio, la Sardegna potrebbe passare dalla fascia arancione a quella gialla, portando a 16 regioni e provincia autonoma nella fascia meno restrittiva (ad eccezione di quella bianca).
Il motivo? La circolazione dell’epidemia nelle regioni non cresce nella settimana presa in considerazione dalla cabina di regia nel suo periodico monitoraggio: così potenzialmente, questa settimana, hanno tutte dati da zona gialla, tranne la provincia di Bolzano, l’Umbria e la Puglia.
Nuovo monitoraggio dell’Iss, l’allarme causato dalle varianti del coronavirus
Secondo la bozza dell’Iss, l’Italia si trova in un contesto “preoccupante per il riscontro di varianti virali” in più regioni: la situazione potrebbe portare a “un rapido incremento dell’incidenza“.
La cabina di regia ha quindi confermato la necessità di mantenere “la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone” e di “restare a casa il più possibile”, aggiungendo come sia “fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie”.
Secondo i dati dell’Iss, la diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni è più lieve di quella osservata le precedenti settimane: 273,01 per 100 mila abitanti (18-31 gennaio) contro 289,35 per 100 mila abitanti (11-24 gennaio).
In 13 regioni si registra un trend di casi in aumento, in 3 regioni e province autonome l’incidenza è superiore ai 200 per 100 mila abitanti. Preoccupa soprattutto la situazione di Bolzano (686,57 per 100 mila abitanti nel periodo 25-31 gennaio).
Nuovo monitoraggio dell’Iss, l’Rt regione per regione
La circolazione dell’epidemia nelle regioni non cresce nella settimana presa in considerazione dalla cabina di regia nel suo periodico monitoraggio e così potenzialmente tutte le regioni questa settimana hanno dati da zona gialla, tranne la provincia di Bolzano, l’Umbria e la Puglia.
Di seguito, l’elenco degli indici Rt regione per regione:
- Abruzzo 0,99 (0,93-1,05);
- Basilicata 0,63 (0,48-0,8);
- Calabria 0,81 (0,74-0,89);
- Campania 0,78 (0,71-0,85);
- Emilia – Romagna 0,83 (0,81-0,85);
- Friuli 0,83 (1,03-0,99);
- Lazio 0,8 (0,77-0,82);
- Liguria 0,95 (0,89-1);
- Lombardia 0,94 (0,89-0,98);
- Marche 0,95 (0,86-1,05);
- Molise 0,9 (0,65-1,19);
- Piemonte 0,78 (0,74-0,81);
- Provincia Bolzano 1,06 (1-1,13);
- Provincia Trento 0,61 (0,55-0,67);
- Puglia 0,91 (0,88-0,93);
- Sardegna 0,75 (0,69-0,81);
- Sicilia 0,73 (0,7-0,75);
- Toscana 0,98 (0,93-1,03);
- Umbria 1,18 (1,11-1,25);
- Valle d’Aosta 0,85 (0,67-1,03);
- Veneto 0,63 (0,61-0,65).