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Rovazzi contro i gilet arancioni, il duro sfogo del rapper

Il rapper dichiara: "Mio nonno e la mia musica spenti dal coronavirus. Non capisco i newgazionisti"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Quando qualcuno dice che il coronavirus non esiste impazzisco“. Con queste parole Fabio Rovazzi si scaglia contro le tante o poche persone, a cominciare dalle manifestazioni dei gilet arancioni, che in giro per la rete e nelle piazze, sostengono le teorie che negano la vera esistenza del coronavirus. “Mio nonno si è ammalato ed è morto proprio a causa del Covid-19” ha sostenuto il famoso rapper in un’intervista al Corriere della Sera.

Fabio Rovazzi ha perso il nonno, a cui era attaccatissimo, all’inizio del mese di aprile. Lo ha ricordato in quei giorni con un lungo e struggente post. “La situazione era drammatica nella Rsa dove era stava mio nonno. Ho vissuto mesi brutti combattendo contro cose assurde. Avrei potuto fare un post di divisione e attacco. Non l’ho fatto per rispetto del nonno e per non sporcare il nostro rapporto. Con i giorni ho capito che cercare il colpevole per una cosa imprevedibile come questa non era utile”, ha dichiarato.

Ora però escono tutta la rabbia e la frustrazione covate in questi mesi di lockdown soprattutto all’indomani delle manifestazioni dei gilet arancioni: “Il caso dei gilet arancioni in piazza Duomo mi ha stupito. Non per le persone che ci sono andate ma per l’autorità che non si è fatta sentire”.

Rovazzi al Corriere ha anche ammesso di aver superato con grande difficoltà il lutto del nonno e il lockdown in cui il suo estro creativo del rapper da tormentoni si è spento: “La quarantena è stata un periodo buio. La mia musica e i miei video sono sempre frutto delle sensazioni che vivo e quindi non mi sarebbe venuto un pezzo allegro ma una cosa forzata e quindi finta. Spero che anche i miei colleghi abbandonino i cliché delle canzoni estive per fare qualcosa di più consono”.

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69th Sanremo Music Festival 2019 Fonte foto: Ansa
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