Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali torna nel 2025 col decreto Milleproroghe: tutte le novità
Mentre è in corso la rottamazione quater delle cartelle esattoriali c'è già la proposta per la quinquies nel Milleproroghe: le novità
La rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali potrebbe tornare nel 2025 grazie al decreto Milleproroghe. Dopo tentativi falliti con la Legge di Bilancio, si propone una sanatoria con pagamento mensile e dilazione in 10 anni. Rispetto alla precedente rottamazione, prevede rate più basse e la possibilità di non decadere subito per ritardi.
- Decreto Milleproroghe, verso la rottamazione quinquies
- Rottamazione delle cartelle esattoriali, cosa cambia nel 2025
- Rottamazione cartelle esattoriali, i precedenti
Decreto Milleproroghe, verso la rottamazione quinquies
Nel 2025 la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali potrebbe essere reintrodotta grazie alla conversione del decreto Milleproroghe.
La proposta della Lega si basa su di una nuova sanatoria per le cartelle esattoriali non saldate. I precedenti tentativi, come quelli nel collegato fiscale e nella Legge di Bilancio 2025, non hanno ricevuto il supporto sperato, soprattutto per la resistenza del governo, che rifiuta un altro provvedimento a favore di chi non adempie correttamente al pagamento delle imposte.
Fonte foto: ANSA
Va inoltre considerato che il concordato preventivo biennale offre già una possibilità di regolarizzare i debiti pregressi. Nonostante ciò, la Lega ha presentato un emendamento al Milleproroghe, firmato da Alberto Gusmeroli, per rilanciare la proposta, ufficializzata il 4 dicembre durante una conferenza stampa.
Rottamazione delle cartelle esattoriali, cosa cambia nel 2025
La quinta edizione della rottamazione potrebbe introdurre novità significative. La proposta prevede pagamenti mensili più bassi e una dilazione fino a dieci anni, riducendo ulteriormente l’importo delle rate. Il piano sarebbe applicabile ai carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2023.
Per evitare la decadenza immediata, sarebbe possibile non perdere il beneficio anche in caso di ritardi fino a otto rate non pagate. Questa proposta potrebbe risultare vantaggiosa per i contribuenti, offrendo un’opportunità di rientro nei debiti con condizioni più favorevoli.
Nel frattempo, la rottamazione quater, pur avendo offerto uno strumento per regolarizzare i debiti con il Fisco e ridurre sanzioni e interessi, ha deluso le aspettative.
Nonostante le due proroghe, circa metà dei contribuenti non ha rispettato i pagamenti, portando alla decadenza dal piano.
Rottamazione cartelle esattoriali, i precedenti
A partire dalla prima rottamazione del 2016, i risultati in termini di incassi sono stati ben al di sotto delle aspettative. Sebbene 1,6 milioni di contribuenti avessero aderito alla sanatoria, molti hanno smesso di pagare dopo aver versato le prime rate, con un incasso finale di 8 miliardi di euro invece dei 18 miliardi previsti.
Nelle successive rottamazioni la situazione addiritttura peggiorata. Con la rottamazione quater, ad esempio, il gettito è stato circa la metà di quanto previsto inizialmente.
