Roma, vietato sedersi sulla scalinata: la reazione di Sgarbi
Nuova direttiva vieta di sedersi sulla scalinata di Trintà dei Monti. Sgarbi: "Provvedimento eccessivo, quasi fascista"
Ci sono otto caschi bianchi a vigilare che nessuno si sieda più sui 135 gradini di Trinità dei Monti a Roma, uno dei patrimonio dell’Unesco. È il risultato del nuovo regolamento di polizia urbana firmato dal Campidoglio a salvaguardia delle zone monumentali.
La nuova direttiva, in vigore dal 5 luglio, prevede che oltre al divieto di mangiare a ridosso dei monumenti di pregio, di bere attaccandosi alle fontane e “anche solo di sedersi” sui monumenti, spiegano i vigili intervistati da Repubblica, mentre sorvegliano i gradini di marmo della scalinata inaugurata nel 1725 da Papa Benedetto XIII. Gli agenti, armati di fischietto, impediscono a chiunque di sedersi. “Facciamo rispettare il regolamento comunale – spiegano – si può solo transitare”.
Una mossa che non è stata molto apprezzata da Vittorio Sgarbi: “Provvedimento eccessivo, quasi fascista“, condanna il critico d’arte intervistato da Repubblica. “Va bene la tutela del monumento, ovviamente il fatto che non si possa mangiare sui marmi, ma il divieto di sedersi è davvero eccessivo. Mi sembra un provvedimento di stampo fascista che il Comune sarà costretto a rivedere. Perché da che mondo è mondo il viaggiatore di passaggio si siede sui gradini e si ferma ad ammirare il paesaggio”.
C’è anche una proposta, fatta dopo il restauro finanziato dalla Maison Bulgari, per far chiudere il monumento di notte con una cancellata che protegga la scultura. “E’ una idiozia, – condanna Sgarbi – la scalinata in quanto tale deve rimanere aperta al passaggio il giorno e la notte”.