Roma, possibile alleanza col Pd: Virginia Raggi fa chiarezza
Virginia Raggi ha parlato della sua ricandidatura a sindaco di Roma e della possibile alleanza col Pd alle comunali del 2021
“Ai romani i giochi di palazzo non interessano, e a me nemmeno. Rousseau ha detto che si possono fare alleanze stabilite caso per caso. Nel territorio di Roma Capitale, per il modo in cui stiamo risanando la città, facendo una totale inversione, non credo si possa trovare una convergenza con l’attuale Pd o con Zingaretti”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a ‘In Onda’ su La7, parlando delle elezioni comunali del prossimo anno.
“A Zingaretti non ho mai chiesto l’appoggio né al Pd, cerco l’appoggio dei cittadini romani”, ha aggiunto Raggi riferendosi alla sua ricandidatura alla guida della capitale. L’alleanza con il Pd “c’è in sede nazionale per effetto della legge elettorale”.
Mentre a Roma, ha spiegato la sindaca, “c’è un progetto complesso di ricostruzione. Una delle prime cose che mi hanno fatto vedere quando mi sono seduta sono state le fatture da pagare, circa 13 miliardi. Stiamo ricostruendo. Se sono serviti per le opere pubbliche? Non saprei dire: c’erano 13 miliardi di debito e una città che ha bisogno di tutto, le opere le stiamo ancora cercando. Le fatture c’erano, le opere chissà”.
Riguardo allo sgombero della sede di Casapound, Raggi ha detto che “il palazzo non è nostro, ma del demanio. Ora c’è stato un sequestro e prima o poi ci sarà lo sgombero. Io mi sarei aspettata la sinistra al mio fianco. Tutti hanno applaudito, ma l’establishmente Pd no, silenzioso. Se il Pd è la sinistra, io ho un po’ di dubbi, penso la sinistra sia anche altro”.
Poi su Salvini: “Mette manifesti a Roma? Con che faccia si presenta uno che fino a ieri diceva ‘Roma ladrona’. Roma ha messo i conti in ordine. Siamo alle barzellette”.