Roma, pacco bomba al Viminale "poteva esplodere": il ritrovamento
Gli artificieri hanno disinnescato l'ordigno dopo una segnalazione dell'ufficio postale
Un pacco bomba destinato al Viminale è stato intercettato nell’ufficio smistamento delle Poste in via Ostiense a Roma. Gli artificieri, come riporta Ansa, sono riusciti a disinnescare l’ordigno che, stando a quanto confermano gli investigatori, “poteva esplodere”. All’interno, infatti, c’era un innesco con batterie collegato a un contenitore con della polvere pirica.
Il plico era indirizzato genericamente al “ministero dell’Interno”, presieduto da Luciana Lamorgese.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha espresso solidarietà al ministro su Twitter: “Solidarietà al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e a tutti i dipendenti del Ministero. Il pacco bomba destinato al Viminale è un episodio inquietante. Si faccia subito chiarezza. Le istituzioni sono unite e non si lasciano intimidire”
Il ritrovamento, di cui parla il sito “Leggo”, risale a fine ottobre. A intercettare il pacco bomba è stato uno degli impiegati delle Poste, insospettito da quanto aveva visto quando il pacco è stato esaminato ai raggi X.
Così, dall’ufficio postale hanno immediatamente chiamato gli artificieri, che hanno analizzato e disinnescato l’ordigno. Gli accertamenti svolti dalla Digos e dall’Antiterrorismo, coordinati dalla procura di Roma, sono ancora in corso ma al momento sarebbero già emersi una serie di elementi che escluderebbero un coinvolgimento di cellule anarco-insurrezionaliste.
VIRGILIO NOTIZIE | 05-12-2019 15:30
