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Roma, neonata muore dopo parto in casa: arrestata la madre

La bambina era stata ricoverata in ospedale con ecchimosi e un grave trauma cranico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È accusata dell’omicidio della figlia neonata, partorita in casa sabato e morta oggi dopo due giorni di agonia all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Si tratta, riporta l’Ansa, di una 30enne romana, fermata sabato scorso dai carabinieri. La donna si è difesa sostenendo che la piccola è caduta dal letto dopo il parto.

La bambina era stata ricoverata in ospedale con gravissime lesioni, in particolare un profondo trauma cranico. A lanciare l’allarme era stata la nonna della neonata.

“Sono entrata nella stanza dove mia figlia aveva partorito – avrebbe raccontato agli inquirenti – e ho visto la piccola a terra in un lago di sangue”. La neonata era avvolta in uno asciugamano e aveva il cordone ombelicale ancora attaccato.

La nonna, disperata, ha immediatamente chiamato il 118 che ha trasportato la piccola in codice rosso al pronto soccorso del Bambino Gesù. Una corsa contro il tempo che però è risultata vana.

Sul corpo sono state individuate numerose ecchimosi e un trauma cranico la cui natura è compatibile con percosse. Spetterà all’autopsia già disposta dalla procura chiarire le cause della morte.

La madre è stata fermata sabato e dopo alcune ore di ricovero all’ospedale Sant’Eugenio si trova attualmente agli arresti domiciliari in attesa della convalida del fermo per l’accusa di omicidio volontario. L’interrogatorio di convalida, se le condizioni fisiche della 30enne lo consentiranno, dovrebbe avvenire davanti al gip già domani.

La 30enne ha raccontato ai carabinieri che indagano sul caso di non essersi accorta di aspettare un bambino fino all’arrivo delle doglie. Poi il parto in casa, apparentemente da sola.

I militari dovranno ora chiarire la natura delle ferite e in particolare se il trauma cranico sia stato provocato da una caduta accidentale della piccola dopo il parto o a causa di percosse inferte dalla madre.

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carabinieri-divisa-4 Fonte foto: Ansa
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