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Roma, cadavere nel Tevere: giallo sulla morte del turista 21enne Elijah Oliphant

È del giovane turista statunitense scomparso martedì scorso il cadavere che è stato ritrovato all'altezza di Ponte Sisto, sul fiume Tevere a Roma

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Il corpo di un uomo è affiorato sulle acque del fiume Tevere a Roma. A dare l’allarme sono stati i passanti, che hanno visto il cadavere galleggiare nella zona di Ponte Sisto nella mattinata del 26 maggio. Subito le squadre dei Vigili del Fuoco si sono messe all’opera per recuperare la salma, poi adagiata sulla banchina in attesa dell’intervento degli agenti del Distretto di Polizia di Trastevere, incaricati di eseguire le indagini.

Nessun segno di violenza sul corpo emerso dal Tevere

Inizialmente non era chiaro il nome dell’uomo. Sul corpo non sono stati rilevati segni di violenza, e sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso.

Grazie agli indumenti indossati, una maglietta bianca e un cappellino azzurro, è stato possibile risalire alla sua identità nel giro di poche ore.

Si tratta di Elijah Oliphant, turista americano 21enne

Il cadavere restituito dal Tevere è quello di Elijah Oliphant, un giovane americano di 21 anni originario del Texas. Si trovava a Roma insieme alla famiglia, ed era sparito il 24 maggio, quando i genitori ne avevano denunciato la scomparsa.

Del suo caso si era occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto nella puntata di mercoledì.

In un messaggio mandato in onda proprio durante il programma Rai i genitori del ragazzo spiegavano di essere arrivati nella Capitale “il 23 maggio per una vacanza. Siamo andati a mangiare dopo un lungo viaggio e poi in camera a riposare ma lui intorno alla mezzanotte si è svegliato e dopo 40 minuti è uscito“.

Roma, cadavere nel Tevere: giallo sulla morte del turista 21enne Elijah OliphantFonte foto: ANSA
Il ritrovamento di un cadavere nel Tevere nel luglio del 2020.

Giallo sulla morte del ragazzo: è uscito senza niente

“Quando ci siamo svegliati non l’abbiamo più trovato. Ha lasciato in stanza”, in un albergo nel centro della città, “il telefonino, il passaporto e tutte le sue cose”, avevano dichiarato ancora i parenti del giovane.

Le videocamere di sorveglianza della struttura ricettiva avevano immortalato Elijah Oliphant mentre si allontanava, con indosso una maglietta bianca e il pantalone del pigiama. Aveva addosso anche il cappellino azzurro.

A riconoscere il ragazzo sono stati i suoi genitori. Rimane il giallo sulla sua morte, su cui stanno indagando le autorità. Per ora, come già detto, non sarebbero stati trovati segni di violenza sul suo corpo. E tutte le piste, compresa quella del suicidio, rimangono aperte.

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