Rocco Morabito sarà estradato. Brasile avverte le autorità italiane: quali requisiti devono essere rispettati
Il Brasile conferma l'autorizzazione all'estradizione del narcotrafficante della 'Ndrangheta Rocco Morabito
Confermata l’autorizzazione all’estradizione in Italia del narcotrafficante della ‘Ndrangheta Rocco Morabito. La prima sezione della Corte suprema federale (Stf) del Brasile non si è opposta al provvedimento.
- Rocco Morabito, confermata l'estradizione in Italia
- Unanimità da parte dei giudici brasiliani sul caso Morabito
- Chi è Rocco Morabito
Rocco Morabito, confermata l’estradizione in Italia
Morabito è uno dei criminali più ricercati al mondo. Era finito in manette a Joao Pessoa, nel maggio dello scorso, catturato dalla Polizia federale che lo aveva trasferito al penitenziario Federale di Brasilia, dove è da allora detenuto.
Nel marzo di quest’anno lo stesso massimo tribunale brasiliano aveva già concesso l’approvazione all’estradizione, ma ieri ha ribadito la sua decisione rigettando un ricorso presentato dagli avvocati della difesa di Morabito che avevano sostenuto l’illegalità delle procedure.
Foto di Rocco Morabito
Unanimità da parte dei giudici brasiliani sul caso Morabito
I giudici si sono espressi all’unanimità sul rigetto dell’istanza e disposto la fine del processo di estradizione. Ora il governo federale sarà incaricato di consegnare il boss alle autorità italiane.
Nella sentenza, la Corte suprema ha ricordato alle autorità italiane che devono essere rispettati alcuni requisiti previsti dalle leggi brasiliane, come la sottrazione da una eventuale condanna della detenzione scontata in Brasile e l’applicazione di una pena massima di 30 anni di carcere.
In Italia Morabito è stato ripetutamente condannato per un totale di oltre 100 anni di reclusione per casi di traffico internazionale di droga.
Chi è Rocco Morabito
Calabrese, classe 1966, Morabito è ritenuto il re della cocaina di Milano. Nell’ambiente malavitoso è conosciuto come ‘u tamunga ed è nipote di Giuseppe Morabito, boss appartenente a una delle più potenti cosce malavitose della Locride.
Fu condannato a 30 anni di reclusione nel 1994 per associazione di tipo mafioso e traffico di droga. Fuggito alla cattura, dal febbraio del 1995 è stato inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia.
Fu arrestato per la prima volta a Montevideo, in Paraguay, dopo 23 anni di latitanza. Morabito riuscì però ad evadere nel giugno del 2019 in compagnia di altri detenuti. Si diede alla fuga dalla terrazza del carcere Central.
Dopo quasi 2 anni di latitanza fu rimesso in manette il 24 maggio 2021 dalla Polizia Brasiliana con il supporto investigativo dei Carabinieri del ROS, dei Comandi Provinciali di Torino e dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza) con la collaborazione dell’FBI e della DEA.