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Robot umanoide al festival sull'IA tocca la giornalista, indignazione in rete ma non è come sembra: il video

È diventato virale il video del robot presentato al Festival dell'IA che tocca una giornalista, ma non è come sembra. La spiegazione

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La presentazione del primo robot umanoide al Festival dell’IA è finita con la mano di questo che tocca una giornalista. Il video dell’evento non poteva che andare virale, ma non è come sembra. Anche se l’azienda produttrice del robot non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, da altri video si capisce che il robot è impostato per fare un gesto meccanico e ripetitivo. Quando la giornalista si è messa di fronte alla creazione, con la giusta angolazione, questa è stata toccata dalla mano meccanica.

Robot tocca giornalista

Il robot diventato virale per aver toccato da dietro una giornalista è il primo robot umanoide presentato dall’Arabia Saudita durante il Festival dell’IA. Il video ha fatto il giro del mondo, perché sembra che il robot – il modello maschile della linea, posto di fianco alla sua controparte dai tratti femminili – tocchi la giornalista sul sedere.

Il gesto fa voltare la giornalista, che alza lo sguardo verso il robot, ma non interrompe il proprio lavoro. L’espressione può sembrare sorpresa all’inizio, ma una volta colta l’origine della mano prosegue il suo lavoro di informazione.

Non è come sembra

Il video del robot umanoide maschile che tocca la giornalista ha fatto il giro del web e ha alzato qualche critica. C’è chi si è indignato per il gesto, ma questo non è altro che frutto della programmazione mandata in loop. Non si sprecano le battute online, che fanno riferimento al fatto che sia “davvero molto umano” quel gesto.

La casa di produzione del robot non si è ancora espressa, ma non ce ne sarebbe bisogno. Basta infatti osservare altri video di presentazione del prodotto umanoide per capire che il gesto che ha toccato la giornalista non era altro che un saluto impostato dal computer, ripetuto centinaia di volte.

I robot non sono così intelligenti

Esiste la fobia per i robot e la loro evoluzione, soprattutto ora che si parla sempre più spesso di intelligenza artificiale. Eppure questa “intelligenza” non è poi tanto intelligente e i robot altrettanto. Chi si occupa di robotica e IA conosce molto bene la formula per la quale è davvero difficile far fare ai robot quelle azioni che gli esseri umani trovano facili (mentre riescono a compiere acrobazie).

Un esempio è l’incidente del torneo di scacchi di Mosca nel 2022, quando un robot programmato per giocare (e solo a fare quello) non è riuscito a distinguere il pedone dal dito del bambino contro cui stava giocando. Nessun calcolo miracoloso, ma solo quelli programmati per altri scopi portarono alla rottura del dito del bambino (così come l’aggressione del robot Tesla avvenuta nel 2021). Anche il robot umanoide in Arabia Saudita non ha compreso il gesto e ha solo messo in atto il programma prescritto.

robot-giornalista-video Fonte foto: IPA/X
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