Roberto Vannacci all'attacco di Mattarella, la frase del generale su ciò che spetta o meno al presidente
Dopo le parole di Mattarella sulla "sovranità europea" pronunciate il 2 Giugno, è arrivata la replica del generale Roberto Vannacci: "L'espressione di linee e pareri politici spetta al governo e al Parlamento"
“Ritengo che abbiamo già ceduto troppa sovranità ad enti sovranazionali“. Lo afferma il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle prossime elezioni europee. Il commento dell’autore de Il mondo al contrario fa seguito alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato come le urne dell’8 e del 9 giugno serviranno anche a consacrare la sovranità dell’Unione europea. “L’espressione di linee e pareri politici spetta al governo e al Parlamento democraticamente eletto e che rappresenta la sovranità del popolo”, ha detto Vannacci a proposito della figura del Capo dello Stato.
- Le parole di Sergio Mattarella sulle prossime europee
- Le reazioni della Lega
- La replica del generale Roberto Vannacci
Le parole di Sergio Mattarella sulle prossime europee
“Nel 1946 la scelta del popolo italiano per la Repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella Carta costituzionale”, ha dichiarato Sergio Mattarella in occasione della Festa della Repubblica, domenica 2 giugno.
“Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi – ha proseguito il Capo dello Stato – è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità“.
Le reazioni della Lega
Il discorso di Mattarella è immediatamente diventato oggetto di critiche da parte di alcuni esponenti della Lega.
“È la Festa della Repubblica Italiana e si consacra la sovranità della nostra nazione – ha attaccato il senatore Claudio Borghi – Se il Presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.
Le sue parole sono state condannate da molti esponenti politici, che hanno chiesto anche le dimissioni del parlamentare leghista. “Non chiediamo le dimissioni di nessuno”, ha precisato il leader del Carroccio, Matteo Salvini.
La replica del generale Roberto Vannacci
“La sovranità è nazionale e non si cede. È un principio esistenziale e imprescindibile di ogni nazione”, ha quindi commentato Vannacci su Affaritaliani.it.
“Uno Stato si fonda su tre principi: territorio, popolo e sovranità. Se togliamo uno di questi tre elementi azzeriamo il concetto stesso di Stato”, ha aggiunto il militare.
Pur non entrando nel merito delle parole del presidente Mattarella, il generale ha tenuto a sottolineare che “abbiamo già ceduto troppa sovranità ad enti sovranazionali. Ad esempio quella monetaria, e non ha fatto bene alla nostra economia. Ricordo che nel 2008 il Pil Usa e Ue erano uguali, oggi quello statunitense è di circa il 70% superiore a quello europeo. Non credo che molte scelte volte a limitare la sovranità nazionale siano state lungimiranti e questo quadro economico europeo avvalora le mie tesi”.
Il generale Roberto Vannacci a Napoli per presentare il suo libro
Infine, anche una considerazione sulla figura del Presidente della Repubblica: “Il ruolo del Capo dello Stato è quello di garantire la Costituzione e l’unità nazionale. L’espressione di linee e pareri politici spetta al governo e al Parlamento democraticamente eletto e che rappresenta la sovranità del popolo“.