,,

Rivelazione del figlio di Bombolo, interpretato da Franco Lechner: "Non sapeva leggere, l'aiutavo coi copioni"

Il ricordo di Alessandro Lechner, figlio di Franco Lechner, il popolare Bombolo dei polizieschi e delle commedie sexy degli anni Settanta e Ottanta

Pubblicato: Aggiornato:

Il figlio di Franco Lechner, l’inconfondibile Bombolo dei poliziotteschi e nelle commedie sexy anni Settanta e Ottanta, ha svelato alcuni retroscena sul papà.

Bombolo non sapeva leggere bene: il racconto del figlio

In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Alessandro Lechner ha rivelato che il papà, a inizio carriera, aveva problemi a studiare i copioni perché non sapeva leggere bene. Le sue parole: “Fece fino alla seconda elementare, nella classe differenziata: gli altri andavano di mattina, i poveri di pomeriggio. Il grembiule, le penne e i quaderni costavano troppo”.

Il figlio di Bombolo ha raccontato: “All’inizio faceva fatica a studiare i copioni, anche semplici. Non sapeva leggere, non bene. A casa dovevamo aiutarlo. Con gli anni diventò più bravo, riusciva a imparare a memoria anche dialoghi lunghissimi, non sa quanto ne andava orgoglioso”.

Tomas MilianFonte foto: ANSA

Tomas Milian (nella foto) ha condiviso molti set con Bombolo. “Gli voleva bene” ha raccontato Alessandro Lechner.

Il rapporto tra Bombolo e Tomas Milian

Alessandro Lechner ha anche parlato del rapporto tra suo padre, Franco Lechner, e Tomas Milian. I due hanno lavorato insieme a tanti film cult polizieschi-comici, nei quali Bombolo era solito prendere (per finta) ceffoni.

Il ricordo del figlio dell’attore: “Qualcuno lo beccava sul serio. La gente si divertiva. Tornato a casa diceva: ‘E anche oggi, per guadagnare ‘sti du’ quatrini, me sò preso quattro pizze ‘n faccia’. Tomas Milian gli voleva bene“.

L’insegnamento di Franco Lechner al figlio Alessandro

Alessandro Lechner, nel corso dell’intervista, ha raccontato anche gli ultimi giorni di vita del papà: “Era dimagrito, non era più lui, anche se volle continuare a lavorare fino alla fine. Quel brutto male lì, 37 anni fa, non riuscirono a curarlo, oggi si sarebbe salvato”.

L’ultimo ricordo: “Era uscito dall’ospedale il giorno del mio compleanno, il 12 agosto. Stavamo a tavola, era provato. ‘Guarda che festa brutta che hai avuto’. ‘No, papà, per me è la più bella, perché sei a casa con me’. Ci mettemmo a piangere. Nove giorni dopo è morto”.

Il figlio di Bombolo ha rivelato anche la raccomandazione che gli faceva sempre il papà: “Diceva: ‘Apprezza quello che hai e non guardare davanti a te, ma dietro: c’è sempre chi sta peggio di te‘”.

Bombolo Fonte foto: IPA
,,,,,,,,