Ritrovato morto il giovane disperso in mare a Terrasini, Antonino D'Amico era stato portato via dalle onde
Ritrovato dopo tre giorni di ricerche il corpo privo di vita di Antonino D'amico, il 22enne disperso in mare a Terrasini
Si sono concluse con il ritrovamento del suo corpo privo di vita le ricerche di Antonino D’Amico, il giovane di 22 anni da tre giorni disperso in mare a Terrasini, in provincia di Palermo. Sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco ad individuarlo e a recuperarlo dopo tre giorni di ricerche.
Ritrovato il corpo privo di vita di Antonino D’amico
Nella giornata di oggi, sabato 14 settembre, è stato ritrovato e recuperato il cadavere di Antonino D’Amico, disperso in mare da mercoledì nelle acque di Terrasini, in provincia di Palermo.
Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, i sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche lo hanno individuato nei pressi del punto in cui il giovane era scomparso.
Il giovane inghiottito dalle onde a Terrasini, in provincia di Palermo
Lo hanno recuperato e affidato ad una motovedetta della guardia costiera, che ha portato il cadavere in porto a Terrasini.
Disperso in mare a Terrasini
Antonino D’Amico, 22enne di Partinico (Palermo), risultava disperso in mare a Terrasini da mercoledì 11 settembre.
Come riporta Palermo Today, si trovava sugli scogli in contrada Paternella assieme ad un amico 20enne quando è stato travolto da un’onda e trascinato in acqua.
Anche l’amico è stato travolto dalle onde ma è riuscito a risalire sugli scogli e a mettersi in salvo, per poi lanciare l’allarme.
Le ricerche
Sono così scattate le ricerche del giovane, via terra e via mare, che hanno visto in azione vigili del fuoco con sommozzatori e droni, guardia costiera, protezione civile, forze dell’ordine e volontari.
Le operazioni di ricerca sono andate avanti per tre giorni, rese difficili dalle condizioni del mare molto agitato.
Nella giornata di sabato infine è stato individuato il corpo: si trovava nei pressi della scogliera da cui era caduto, il corpo incastrato in un anfratto nel fondale.
La salma è stata portata nella sede della Guardia Costiera di Partinico, a disposizione della Procura di Palermo. Sul corpo verrà molto probabilmente eseguita l’autopsia.