Ristorante di Arezzo fa pagare 58 euro per il taglio della torta: polemica dopo le foto allo scontrino pazzo
Un ristorante di Arezzo ha chiesto 58 euro per il taglio di una torta preparata in pasticceria. La denuncia del cliente su Facebook
Ennesimo caso di scontrino pazzo in Italia. Stavolta è successo in un ristorante di Arezzo, in Toscana, dove la torta preparata in occasione di un compleanno è costata complessivamente 103 euro. Oltre al prezzo per l’acquisto in pasticceria, infatti, il cliente ha dovuto sborsarne altri 58 per il taglio effettuato dai camerieri del locale.
- 58 euro per il taglio della torta in un ristorante ad Arezzo: la polemica
- La denuncia su Facebook
- Il caso di scontrino pazzo a Palermo
58 euro per il taglio della torta in un ristorante ad Arezzo: la polemica
La vicenda è stata raccontata sui social da un’imprenditrice locale, che ha mostrato le foto scattate allo scontrino al termine della cena.
Dopo aver acquistato la torta in una pasticceria al prezzo di 45 euro, la donna si è vista costretta a spendere altri 4,50 euro per ciascuno dei 13 commensali presenti ai festeggiamenti.
L’episodio è avvenuto in un ristorante di Arezzo, in Toscana
Come riporta TGcom24, il cliente aveva chiesto di servire il dolce a fine pasto e i camerieri avevano provveduto. La brutta sorpresa è arrivata solo successivamente, al momento del conto.
La denuncia su Facebook
Dopo la vicenda l’imprenditrice ha denunciato il fatto su Facebook, suscitando lo sdegno di diversi profili.
Il locale ha confermato la versione, sostenendo che il pagamento del taglio delle torte rientra nelle regole dell’attività.
Il titolare ha però ammesso che la soddisfazione del cliente dovrebbe avere la precedenza su tutto: per questo, i suoi dipendenti avrebbero potuto essere meno fiscali e non applicare la regola alla lettera.
Il caso di scontrino pazzo a Palermo
Lo scorso novembre, a Palermo, un cliente aveva fatto tappa all’enoteca “Retrobottega di Prezzemolo & Vitale”, al Marina Yachting, molo inaugurato solo un mese prima.
Una volta arrivato il conto al suo tavolo, il consumatore aveva notato una voce particolare: “Apertura tappo, 8 euro“. Una bottiglia di spumante da 16.99 euro aveva infatti raggiunto il prezzo di 24.99 solo per il fatto di essere stata aperta.
L’episodio è stato reso pubblico e nel giro di poche ore è diventato virale sui social, come spesso avviene in questi casi.