Rissa Sgarbi-Mughini al Maurizio Costanzo Show: il video dello scontro. Perché i due hanno litigato
È andata in onda la puntata del Maurizio Costanzo Show con la rissa tra Sgarbi e Mughini: i due si sono scontrati in merito alla guerra in Ucraina
Si è parlato molto in questi giorni della rissa tra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il giornalista Giampiero Mughini, avvenuta durante la registrazione della puntata del Maurizio Costanzo Show andata in onda la notte di mercoledì 4 maggio.
Prima della messa in onda della puntata, si erano diffuse anticipazioni e testimonianze di quanto fosse successo; la trasmissione è andata in onda in versione integrale, ed è stato quindi possibile per i telespettatori assistere allo scontro coi propri occhi.
Rissa Sgarbi-Mughini al Maurizio Costanzo Show: il video
Per chi si fosse perso la puntata, riportiamo di seguito il tweet del profilo Twitter ufficiale del Maurizio Costanzo Show, con una breve clip sulla lite tra i due personaggi televisivi:
Un accesissimo confronto al #MaurizioCostanzoShow 🔥 pic.twitter.com/nuaRKRRgCZ
— Maurizio Costanzo (@Costanzo) May 4, 2022
Perché Sgarbi e Mughini si sono scontrati al Maurizio Costanzo Show
Ma perché di fatto i due sono venuti alle mani, con Mughini che ha spinto Sgarbi facendolo cadere dalla sedia? Il tema al centro dello scontro è legato alla guerra in Ucraina, nello specifico se fosse lecito o meno vietare ad artisti e sportivi russi recarsi in altri Paesi e viceversa.
Le posizioni di Sgarbi
Da un lato Sgarbi ha affermato: “Che un cantante russo non possa venire in Italia è una forma di fascismo, che un atleta russo non possa correre, è una forma di fascismo dell’Occidente“.
“È intollerabile – ha aggiunto – un tennista, uno sportivo, un cantante, un direttore, un ballerino, non sono Putin, sono uomini che hanno dignità e amore per l’arte; e vanno difesi fino in fondo”. Poi ha precisato: “Non si punisca l’arte, non si punisca la musica”.
Le posizioni di Mughini
Dall’altro lato, Mughini ha detto: “Sono contrarissimo ai veti, figurati ai veti alle nazionalità”, ma ha poi citato il caso di un direttore d’orchestra russo a cui è stato chiesto di prendere le distanze dalla guerra per potersi esibire. E Mughini ha precisato: “Non è un’abiura, tu dici, in quanto persona umana, che la guerra non è un modo buono per…”.
“Ma non devi essere obbligato a farlo per lavorare”, ha detto Sgarbi, alzando i toni, e Mughini l’ha intimato a calmarsi. Da lì lo scontro è degenerato, con Sgarbi che ha chiamato l’altro “imbecille” e Mughini che si alzato per spintonare il critico d’arte, facendolo cadere a terra.