Rientro a scuola ricco di novità dal voto in condotta allo smartphone in classe, ma anche tutor e social
Tante novità per gli studenti che tornano a scuola nell'anno accademico 2023-24: dal voto in condotta all'uso dello smartphone, fino ai tutor
Martedì 5 settembre le prime scuole hanno riaperto, precisamente a Bolzano. Da lunedì 11 settembre toccherà a Valle d’Aosta, Piemonte e Trento, via via tutte le altre: gli ultimi a finire le vacanze saranno gli studenti di Emilia-Romagna, Lazio e Toscana, attesi venerdì 15 settembre. Ma per tutti gli studenti quello che sta per iniziare è un anno scolastico ricco di novità, anche per via delle indicazioni del Garante della privacy: dall’utilizzo degli smartphone in classe al bullismo, che tocca anche il tema del voto in condotta.
- I temi in classe e il Garante della privacy
- Gli scrutini
- Smartphone in classe
- Bullismo e voto in condotta
- Tutor e supplenti
I temi in classe e il Garante della privacy
Il Garante della privacy, attraverso il vademecum 2023, ha sottolineato che non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare.
Nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe – specialmente se riguardano argomenti delicati – è affidata alla sensibilità di ciascun insegnante la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche e la tutela dei dati personali.
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara
Gli scrutini
Gli esiti degli scrutini possono essere resi pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette a un regime di conoscibilità stabilito dal Ministero dell’Istruzione.
Non è, invece, ammessa la pubblicazione online degli esiti degli scrutini. Una volta pubblicati, infatti, i voti rischiano di rimanere in rete per un tempo indefinito e possono essere utilizzati da soggetti estranei alla comunità scolastica, determinando un’ingiustificata violazione del diritto alla riservatezza degli studenti che sono in gran parte minori, con possibili ripercussioni anche sullo sviluppo della loro personalità.
Intanto, a Bolzano, sono stati aboliti i voti sotto al 4: lo prevede una legge provinciale.
Smartphone in classe
Sempre secondo il Garante della privacy, l’utilizzo di telefoni cellulari, apparecchi per la registrazione di audio e immagini, è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, siano essi studenti, docenti o altro personale.
Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di registratori, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse.
Gli studenti, in ogni caso, non possono diffondere audio, foto, video senza avere prima informato adeguatamente e aver ottenuto l’esplicito consenso delle persone coinvolte.
Si deve quindi prestare particolare attenzione prima di caricare immagini e video su blog o social network, e di diffonderli attraverso sistemi di messaggistica istantanea (si pensi al caso Rovigo).
Per quel che riguarda foto e video durante recite e gite scolastiche, queste non violano la privacy. Le immagini, in questi casi, sono infatti raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o di amici. Tutto cambia se si vuol condividere su internet o sui social media: in questo caso serve il consenso dei genitori degli altri minori che appaiono nelle immagini.
Bullismo e voto in condotta
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sul tema del bullismo, ha spiegato attraverso una nota che il voto assegnato per la condotta farà riferimento all’intero anno scolastico, dando un peso maggiore a eventuali atti violenti o di aggressione sia nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, sia degli altri studenti.
Inoltre, per le scuole medie, viene ripristinata la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e avrà un impatto sulla media generale dello studente: influenzerà anche i crediti per l’ammissione all’esame di Maturità.
In caso di sospensioni superiori a due giorni, lo studente sarà chiamato a svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate e – se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe – questa attività potrà proseguire oltre la durata della sospensione. Protestano i giovani dell’Unione degli studenti: “Crediamo fortemente che una scuola repressiva e punitiva sia tossica e non sia realmente in grado di migliorare la vita di studenti e studentesse”.
Tutor e supplenti
L’altra importante novità dell’anno scolastico è l’introduzione di circa 50 mila docenti tutor e orientatori, impegnati con gli studenti di circa 70 mila classi dell’ultimo triennio delle scuole superiori.
Alcuni temi invece restano critici: dal rincaro del materiale scolastico e dei libri all’alto numero di supplenti (quest’anno potrebbero essere oltre 200 mila).