Richiamo delle uova Formenti per salmonella, quali sono i lotti ritirati dai supermercati
Richiamati dai supermercati confezioni di uova fresche Formenti per il rischio salmonella
Il Ministero della Salute ha reso noto di aver ritirato confezioni di uova fresche a marchio Formenti in vendita nei supermercati. Il motivo è dovuto al rischio salmonella, riscontrato nell’allevamento da dove provengono le uova. La raccomandazione è quella di non consumare il prodotto e di riportarli al punto vendita.
Uova Formenti, qual è il lotto ritirato per salmonella
Il richiamo per rischio salmonella riguarda le uova fresche Formenti nelle confezioni da 6.
I lotti ritirati sono stati prodotti dall’azienda agricola Pierluigi Formenti di Beverate di Brivio, in provincia di Lecco.
Fonte foto: Ministero Salute
Il marchio di identificazione dello stabilimento di produzione è “Centro imballaggio IT097001” e i lotti richiamati sono tutti quelli prodotti dall’8 al 21 gennaio 2025.
Cosa fare se sono state acquistate le uova
Se avete acquistato una delle confezioni di uova dei lotti in questione, la raccomandazione del ministero è di non consumarne il contenuto.
Il prodotto va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.
Cos’è la salmonellosi e cosa si rischia
La salmonellosi è una infezione provocata da batteri del genere Salmonella, una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.
Come spiega il ministero della Salute, la salmonellosi è spesso legata al consumo di uova, dato che i batteri vivono normalmente nell’apparato digerente di galline e altri volatili.
Nell’uomo la salmonellosi si manifesta perlopiù come infiammazione gastrointestinale. I sintomi più comuni sono diarrea, vomito, crampi addominali e sangue nelle feci, ma anche mal di testa, febbre e brividi.
In genere la gastroenterite da salmonella si risolve nel giro di una settimana senza la necessità di particolari cure.
Tuttavia nei soggetti fragili l’infezione può comportare rischi significativi e gravi complicazioni. I soggetti a rischio sono:
- anziani;
- bambini;
- donne in gravidanza;
- individui affetti da anemia falciforme;
- individui affetti da Hiv.
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