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Ribaltone pro Russia al G7 definita "non aggressore" dell'Ucraina dagli Usa e l'avvertimento a Trump su Putin

Guerra in Ucraina, gli Usa boicottano all’Onu la risoluzione pro Kiev intanto Trump viene avvertito dall'intelligence: "Putin non vuole la pace"

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Donald Trump sta cercando di imprimere un clamoroso ribaltone sulla guerra in Ucraina. Dopo aver detto che Volodymyr Zelensky “è un dittatore illegittimo”, anche in ambito diplomatico la linea nei confronti di Kiev e di Vladimir Putin è decisamente cambiata al punto che gli Usa, al G7, si stanno rifiutando di sostenere la bozza di risoluzione Onu scritta in occasione del terzo anniversario dell’invasione. In particolare, l’America vuole che venga tolto il passaggio “aggressione russa”, preferendo un più morbido “conflitto ucraino“.

G7, boicottata all’Onu la risoluzione pro Ucraina in vista dell’incontro Trump-Putin

La bozza Onu condanna l’aggressione russa e sostiene l’integrità territoriale del Paese invaso. Un documento sottoscritto da oltre cinquanta nazioni che gli Stati Uniti non vogliono siglare. La nuova amministrazione guidata da Trump si rifiuta di definire “aggressione russa” l’invasione dell’Ucraina, optando per “conflitto ucraino”, concetto ben differente e meno accusatorio nei confronti di Mosca.

Il fine sarebbe quello di ammorbidire il più possibile il dialogo con il Cremlino in vista del possibile colloquio fra Trump e Putin che dovrebbe tenersi in data da stabilire a Riad.

Trump conventionFonte foto: ANSA
Donald Trump

Intelligence avverte Trump sulle mire della Russia: “Putin non vuole la pace”

Nel frattempo la Cnn sostiene che Vladimir Putin non voglia davvero la pace. Secondo l’emittente, tre fonti legate all’intelligence americana e più genericamente a quella occidentale hanno avvertito Trump, affermando che Mosca in realtà non ha intenzione di porre fine alla guerra contro l’Ucraina.

Nello scenario che le fonti di intelligence hanno descritto alla Cnn, l’obiettivo di Putin sarebbe rimasto immutato rispetto a quello stabilito all’inizio dell’invasione.

Putin “non ha cambiato ambizioni”

In particolare, si sostiene che lo ‘Zar’ punti a mettere l’Ucraina in posizione subordinata rispetto alla Russia o a farla diventare un paese profondamente dipendente da Mosca.

“Se si arrivasse ad un cessate il fuoco, servirebbe solo a dare a Putin il tempo per riposare, riarmarsi e ottenere quello che ancora gli manca”, ha riferito una delle tre fonti di intelligence.

E ancora: “Non ci sono indicazioni di nessun tipo che facciano pensare ad un cambiamento nelle sue ambizioni“. Il suggerimento a Trump è di non illudersi in quanto Putin non dovrebbe fare al momento alcuna concessione.

“Nella sua testa, Putin sta ancora vincendo – l’analisi della fonte interpellata dalla Cnn-. Sta vincendo più lentamente di quanto vorrebbe fare, ma sta pur sempre vincendo“.

donald-trump-vladimir-putin-ucraina-g7-ucraina-guerra Fonte foto: Ipa
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