Report torna sul caso Santanchè, documenti su presunte bugie in Senato. La ministra: "Mi difendo in tribunale"
Le prove portate da Report, tra cui messaggi, screenshot e supertestimoni, smentiscono in diversi punti le dichiarazioni della ministra in Parlamento
Dopo il polverone sollevato con gli scorsi servizi, Report torna ancora una volta sul caso Daniela Santanchè. Secondo il programma di Rai3, la ministra avrebbe mentito in Parlamento durante la difesa dalle accuse di bancarotta e falso in bilancio. Il programma porta nuove prove e testimoni, ma lei smentisce e annuncia che si difenderà in tribunale.
Le anticipazioni di Report
Daniela Santanchè è indagata dalla Procura di Milano per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio, insieme al compagno Dimitri Kunz D’Asburgo Lorena e alla sorella Fiorella Garnero.
La ministra si era difesa sulla questione in Parlamento, ma nella puntata di Report di lunedì 10 luglio vengono presentati nuovi documenti che smentirebbero le sue parole.
Lavoratori iscritti sindacato Usb, manifestano contro Daniela Santanché il 9 luglio a Marina di Pietrasanta
Durante l’audizione in Senato del 5 luglio, Santanchè aveva dichiarato di aver incassato poco più di 500 mila euro dal 2014 per il suo ruolo nella società Visibilia, mentre l’analisi dei bilanci effettuata da Report mostra un guadagno di 2,5 milioni di euro.
Sempre in aula a Palazzo Madama, la ministra aveva poi dichiarato di non aver mai avuto controllo o partecipazione in Ki Group, imprese del settore dell’alimentare biologico, e che la sua quota non superava il 5 percento.
Anche questa affermazione sembra essere smentita dai bilanci mostrati da Report, secondo cui Santanchè possedeva il 14,9% di Bioera – controllante di Ki Group – attraverso un’altra holding.
Attraverso messaggi e screenshot, Report mostra anche come il ruolo della ministra fosse attivo e come intervenisse direttamente nella gestione.
La trasmissione ha anche ospitato una supertestimone, Federica Bottiglione, ex responsabile degli affari societari di Visibilia, che ha affermato di aver continuato a lavorare nell’azienda anche durante l’emergenza Covid, nonostante fosse stata messa a sua insaputa in cassa integrazione a zero ore.
Le parole dell’opposizione
La fiducia in Senato proposta dal Movimento 5 Stelle per le dimissioni della ministra rimane ancora in pausa, ma le polemiche non si placano.
Dopo che gli atti della procura avevano smentito l’affermazione della Santanchè di non essere a conoscenza delle indagini a suo carico, i nuovi documenti di Report sollevano dubbi sulla veridicità delle ultime parole in Senato.
Pd e Avs assicurano di essere pronti a votare la sfiducia e per la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, “se le anticipazioni di Report fossero confermate, Santanché avrebbe mentito in Parlamento. Ogni minuto che passa senza le dimissioni da ministro è un’onta per le istituzioni“.
La replica di Santanchè
La ministra di Fratelli d’Italia, raggiunta dai microfoni dei giornalisti, si è subito difesa: “Quello che dovevo dire, l’ho detto in Senato. Non partecipo al processo mediatico“.
E insiste ancora: “La notizia è che a oggi non ho ancora ricevuto l’avviso di garanzia”.