Report mobbing e lettera anonima con accuse di violenze sessuali. Caos nel programma di Sigfrido Ranucci
È giallo su una lettera anonima portata in Commissione Vigilanza Rai: tre giornaliste di Report sarebbero state vittime di violenze sessuali
Una lettera anonima ha fatto scoppiare il caos nella redazione di Report, il programma di inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci su Rai 3. Le accuse vanno dalle violenze sessuali al mobbing fino a servizi televisivi realizzati ad arte con scarsa deontologia professionale. Il polverone è stato sollevato da Davide Faraone di Italia Viva, che ne ha parlato direttamente in Commissione Vigilanza Rai. Il dubbio, tuttavia, è che possa trattarsi di una calunnia, dato che l’ad Rai ha ammesso di non aver mai sentito parlare della vicenda.
Lettera anonima di denuncia su Report: cosa c’è scritto
La lettera anonima che denuncia le condizioni lavorative all’interno della redazione è stata ripresa dal Giornale. Alcune giornaliste, come si legge prima di tutto nella missiva, sarebbero state “pesantemente dileggiate sul posto di lavoro”.
Sarebbero tre le donne coinvolte e lo scorso agosto lo stesso conduttore Sigfrido Ranucci aveva presentato una denuncia ai carabinieri. All’epoca sarebbe stato chiamato in causa l’allora direttore di rete Franco Di Mare ma la questione sarebbe improvvisamente sparita dall’agenda.
Inoltre, la lettera parla del presunto “metodo Report”, dove ad esempio un servizio assegnato a una giornalista sul ruolo di un grande gruppo sanitario lombardo durante la pandemia sarebbe stato fatto sparire e censurato, perché “troppo equilibrato”.
Report nella bufera, spuntano dubbi sulla lettera anonima
Le accuse rivolte a Report, fiore all’occhiello del palinsesto di Rai 3, non sono andate giù all’ad Rai Carlo Fuortes: “È la prima volta che sento una cosa del genere – ha detto Fuortes in difesa del programma condotto da Ranucci -. Evidentemente alla responsabile dell’Audit non è arrivato nulla perché lei sa che mi deve avvertire quando ci sono cose importanti. Cercheremo di capire di cosa si parla. Io agli atti non ho nessun tipo di denuncia formale o informale“.
Quindi, il dubbio che si solleva è se si tratti davvero di atti violenti all’interno della redazione o se in atto ci sia una calunnia vera e propria. Netta la posizione, a tal proposito, di Andrea Ruggieri di Forza Italia: “Non si può dare credito a una lettera anonima, ma se ci sono delle denunce bisogna indagare comunque”.