Renzi vuole l'elezione diretta del premier, proposta in Senato: cosa cambierebbe rispetto a quanto succede ora
Matteo Renzi vuole cambiare la Costituzione e il modo in cui si diventa premier in Italia: la sua proposta di legge sull'elezione diretta
Far scegliere il premier agli italiani. Martedì 1° agosto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha presentato in Senato una proposta di legga che mira a una revisione costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Cosa cambierebbe rispetto a quanto succede ora.
La proposta di Renzi
Matteo Renzi ha presentato in Senato una proposta di legge, di 4 articoli, di revisione costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio.
Il leader di Italia Viva, in una conferenza stampa a Palazzo Madama, ha dichiarato che il premier “è eletto contestualmente alle elezioni delle Camere e nomina e revoca i ministri“.
Carlo Calenda e Matteo Renzi, leader di Azione e Italia Viva
La sua proposta di legge, ha spiegato, “a parole ha il consenso di maggioranza e parte delle opposizioni, ma sono 9 mesi che fanno melina. Oggi la consegniamo. Vogliamo stare ad agosto a discuterla? Noi siamo pronti: è parte integrante del programma del Terzo polo. Su questo ci siamo impegnati con i nostri concittadini”.
Inoltre, Renzi ha aggiunto di aver apposto la firma ad altre due proposte di legge: una su Italia sicura e l’altra sulla partecipazione dei lavoratori agli utili, proposta dalla Cisl.
La stoccata a Calenda
Ma cosa ne pensa l’altro leader del Terzo Polo, Carlo Calenda?
“A Carlo capita di dare risposte su quello che penso io, ma io non mi permetto di dare risposte su quello che pensa lui. L’elezione diretta del premier era sul nostro programma, questo lo posso dire”, ha detto Renzi.
In effetti è scritto nero su bianco sul programma elettorale, con l’obiettivo – recita il documento – di garantire maggiore stabilità e di ripristinare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
A prescindere dal pensiero di Calenda, Renzi gli ha rifilato comunque una stoccata sulle presenze in Aula: “Sono in Aula più di Schlein, di Conte e di Calenda, e di ogni leader di opposizione”.
Dice la verità? Non del tutto: ha una percentuale più alta di Schlein, Conte e Calenda, ma non di Tajani, leader di Forza Italia. Qui l’elenco delle presenze al Senato.
Come si sceglie oggi il premier
Ad oggi il presidente del Consiglio non viene eletto direttamente dagli italiani (tra le più note e recenti gaffe c’è quella di Massimo Giletti).
Quando si è chiamati al voto, infatti, si contribuisce all’elezione di deputati e senatori.
È il presidente della Repubblica, come sancito dalla Costituzione, a nominare il premier e, su sua proposta, i ministri che compongono la squadra di Governo.
Dopodiché, il Governo deve ricevere la fiducia sia della Camera sia del Senato per entrare in carica.