Renzi rompe il Terzo Polo e va verso l'addio a Calenda in Parlamento, poi fa una previsione sul Governo Meloni
Matteo Renzi e Carlo Calenda a un passo all'addio anche per quel che riguarda i gruppi parlamentari. La previsione dell'ex premier su Giorgia Meloni
Titoli di coda. Matteo Renzi e Carlo Calenda, leader di Italia Viva e Azione uniti da alcuni mesi sotto la bandiera comune del Terzo Polo, sono pronti a dividersi in Parlamento. Sembra ormai prossima la separazione dei gruppi, dopo il naufragio del partito unico e le continue schermaglie. L’ex premier sembra essere il più sereno di tutti, tanto da lasciarsi andare anche a una previsione sul Governo di Giorgia Meloni.
- Rottura Terzo Polo, occhio ai gruppi parlamentari: cosa succede tra Renzi e Calenda
- La frecciata di Calenda
- La risposta di Renzi
- La previsione di Renzi su Giorgia Meloni e il Governo
Rottura Terzo Polo, occhio ai gruppi parlamentari: cosa succede tra Renzi e Calenda
I nervi tra Matteo Renzi e Carlo Calenda sono tesi. Dopo le prime schermaglie, infatti, alcuni iscritti di Azione sono passati proprio a Italia Viva.
Più recentemente, 38 membri del direttivo provinciale di Azione, a Modena, hanno rassegnato le dimissioni, esprimendo dissenso con il loro ormai ex leader.
Matteo Renzi e Carlo Calenda, in uno scatto del 23 settembre 2022
Le elezioni comunali sembrano essere state la pietra tombale per il Terzo Polo: nei comuni con oltre 15 mila abitanti andati al voto, infatti, secondo YouTrend ha raccolto poco più del 2%.
Numeri miseri, che suggeriscono a Matteo Renzi e Carlo Calenda nuove strade. E, quindi, la rottura.
Rottura attesa anche in Parlamento, dato che presto i gruppi potrebbero separarsi, mentre quella a microfoni aperti e telecamere accese è ormai avviata da settimane.
La frecciata di Calenda
Carlo Calenda cade dalle nuvole quando alcuni giornalisti, a margine della conferenza stampa sull’abuso d’ufficio al Senato, gli chiedono dei retroscena sui gruppi parlamentari: “Tutti i retroscena che leggete sui giornali non sono arrivati da noi. Non sappiamo nulla di questo dibattito sui gruppi parlamentari e non riteniamo neanche che sia tema da trattare in questo momento di emergenza”.
Il leader di Azione aggiunge: “Sabato (13 maggio, ndr) ho detto che non potrò partecipare: ho proposto di fare la riunione martedì, mi hanno detto di no. Se la faranno tra di loro e ci manderanno un comunicato“.
La risposta di Renzi
Immediata la replica di Matteo Renzi, che continua a ritenersi alleato di Calenda: “Le idee mie e di Calenda sono molto simili, non vedo alcun motivo per litigare. Non tocca a me decidere. L’unica cosa che posso fare è non litigare io. Se tu mi vuoi attaccare, attaccami perché non funzionano le mie idee”, ha detto ospite di Ivan Grieco su Twitch.
Poi, la stoccata: “Gli attacchi verso di me? Non è una questione morale, ma una questione umorale. C’è un Calenda uno e un Calenda due. Sono cinque anni che mi sento attaccato con toni giustizialisti e grillini. Io pago le tasse, non mi vergogno di farlo né di essere stato oggetto di tante indagini. Che Calenda usi gli stessi argomenti dei grillini un po’ di mi dispiace“.
La previsione di Renzi su Giorgia Meloni e il Governo
Matteo Renzi, ospite a SkyTg24, si è inoltre lasciato andare a una previsione sul Giorgia Meloni e il Governo: “Meloni è solida e arriverà al 2027”.
Del suo programma, aggiunge, “condivido la proposta per l’elezione diretta del premier. I cittadini sceglieranno così come scelgono il sindaco”.