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Renato Vallanzasca lascia il carcere dopo 52 anni: perché andrà in una Rsa nonostante i 4 ergastoli

Renato Vallanzasca lascerà il carcere di Bollate: verrà trasferito in una struttura assistenziale

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Renato Vallanzasca, ex boss della mala milanese con ‘fine pena mai’ e detenuto da 52 anni, verrà trasferito dal carcere di Bollate a una struttura assistenziale con differimento pena in regime di detenzione domiciliare.

Renato Vallanzasca lascia il carcere di Bollate: la decisione del tribunale

Sul caso di Vallanzasca si è pronunciato il tribunale di Sorveglianza di Milano, accogliendo l’istanza di differimento pena, presentata dai legali Corrado Limentani e Paolo Muzzi, col parere favorevole della procura generale.

Gli avvocati dell’ex boss hanno indicato una struttura in provincia di Padova. I giudici hanno riconosciuto il decadimento cognitivo del detenuto, da qui la decisione di fargli lasciare il penitenziario di Bollate.

Renato Vallanzasca cellaFonte foto: ANSA
Renato Vallanzasca

Procura generale: “Condizione di demenza accertata”

Pochi giorni fa, la procura generale di Milano, circa la situazione clinica dell’ex boss della banda della Comasina, aveva sottolineato che la sua “condizione di demenza” è “accertata” per questo “c’è incompatibilità conclamata con la detenzione in carcere“.

È “il momento di modificare la condizione di detenzione, da eseguire nella struttura assistenziale” per malati di Alzheimer e demenza “che ha dato disponibilità”, aveva dichiarato il sostituto procuratore generale Giuseppe De Benedetto nell’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza, alla quale ha partecipato lo stesso Vallanzasca.

Le relazioni mediche, anche del servizio di medicina penitenziaria, negli ultimi mesi hanno appurato i gravi problemi cognitivi di Renato Vallanzasca. Le sue condizioni producono “paranoia, deliri notturni” e “afasia” che hanno portato l’ex boss a cadere dal letto e ad essere ricoverato più volte nell’ultimo periodo.

“Le sue condizioni non gli fanno nemmeno capire il senso della pena“, hanno evidenziato i legali di Vallanzasca, aggiungendo che la malattia che ha colpito il loro assistito ha iniziato a manifestarsi “nel gennaio 2023” ed ora è in “rapido e progressivo peggioramento“.

Rsa, dove sarà trasferito l’ex boss della Comasina

Gli avvocati di Vallanzasca hanno preso contatti con una struttura assistenziale per malati di Alzheimer “legata alla Chiesa e in provincia di Padova“. Il personale della Rsa ha già visitato Vallanzasca e si è detto pronto ad accoglierlo.

“I carabinieri – ha spiegato sempre la difesa – hanno detto che quel posto va bene per il profilo dei servizi di vigilanza. Una persona in queste condizioni, non più autosufficiente, può essere ritenuta pericolosa? Il carcere non può ledere i diritti fondamentali della persona”.

Si tratta, ha svelato l’Ansa, della rsa dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio.

renato-vallanzasca-carcere Fonte foto: ANSA
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