Regno Unito, contagi record e ingorghi di ambulanze: cosa succede
Timori nel Regno Unito, dove l'ondata autunnale di coronavirus ha messo a dura prova gli ospedali
Continuano a crescere i contagi da coronavirus nel Regno Unito, dove oggi si registra un nuovo numero record di casi giornalieri, 45.140. Questa settimana c’è stato un aumento del 15,1% rispetto alla precedente. Un altro campanello d’allarme poi arriva dagli ospedali, dove si registrano ingorghi di ambulanze.
Per quanto riguarda i decessi, si registra oggi la morte di 57 persone. Sono 915 i pazienti che sono stati ricoverati oggi in ospedale, secondo i dati diffusi dalle autorità britanniche.
Gli ingorghi di ambulanze fuori dagli ospedali hanno poi fatto squillare un nuovo campanello d’allarme per il Covid nel Regno Unito. I reparti di pronto soccorso, come riporta il Guardian, “sono sull’orlo del baratro”.
Fino a questo momento gli ospedali sembravano in grado di affrontare l’ondata d’autunno, come l’ha definita la stampa britannica, cresce però la preoccupazione che nel prossimo futuro il sistema sanitario non sia in grado di reggere al moltiplicarsi del coronavirus.
Molti pazienti, infatti, sono costretti ad aspettare nelle ambulanze all’esterno degli ospedali, in alcuni casi anche fino a 11 ore perché non c’è abbastanza spazio e personale del pronto soccorso in grado di accoglierli.
Intanto la Association of Ambulances Chief Executive ha dichiarato di essere al massimo livello di allerta. Il direttore Martin Flaherty ha dichiarato: “Siamo estremamente preoccupati del livello senza precedenti di ritardi che si stanno verificando in tutto il Paese nel trasferimento dei pazienti in ospedali”. Da agosto, ormai, si verificano code anche di 20 ambulanze all’ingresso del Pronto soccorso.