Referendum ed elezioni amministrative 12 giugno: quanto guadagnano gli scrutatori
Referendum sulla giustizia, ecco tutto quello che occorre sapere sul ruolo degli scrutatori: quanto guadagnano e quali sono i diritti e i doveri
Domenica 12 giugno i cittadini italiani maggiorenni sono chiamati a votare per i referendum abrogativi sulla giustizia. In mille comuni italiani, fra i quali Palermo, Genova e Verona, si vota inoltre per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale.
Le commissioni elettorali comunali hanno nominato, fra il 18 e il 23 maggio, gli scrutatori che hanno, fra i vari compiti, quello di contribuire a garantire la libertà e la segretezza del voto. Ma quanto guadagnano?
Ecco quanto guadagnano gli scrutatori
Il compenso base per scrutatori e segretari stabilito dal Viminale è di 104 euro, che arriva a 120 euro nei comuni dove si svolgono in contemporanea le elezioni amministrative. Trattandosi di un referendum che prevede cinque quesiti e altrettante schede referendarie, i compensi salgono a 192 euro dove si vota solo per il referendum e a 208 euro laddove si vota anche per le elezioni amministrative. I presidenti di seggio guadagno invece 262 euro nel primo caso e 282 euro nel secondo.
Come spiega Il Giorno, infatti, per ogni scheda referendaria in più rispetto alla prima si deve aggiungere al compenso base una maggiorazione di 22 euro per segretari e scrutatori e di 33 euro per il presidente di seggio, fino a un massimo di quattro maggiorazioni. Queste somme sono esenti da tassazione e non concorrono alla formazione del reddito.
I compiti principali
Gli scrutatori assolvono a dei compiti fondamentali al fine di garantire il regolare svolgimento delle elezioni. Fra le mansioni principali, identificano i cittadini che si presentano ai seggi a votare, annotano, nell’apposito registro, il numero della tessera elettorale esibita dal votante e assistono il presidente di seggio e il segretario nell’esercizio delle loro funzioni.
Chiuse le votazioni, gli scrutatori partecipano allo spoglio delle schede, redigono le tabelle di scrutinio, assistono il presidente e il segretario nella formazione dei plichi contenenti le schede, nonché dei verbali e gli altri atti relativi alle operazioni di voto e di scrutinio.
Election Day il 12 giugno: cosa fanno e quanto guadagno gli scrutatori
Obblighi e diritti
Gli scrutatori hanno diritti e doveri. Innanzitutto, dovranno garantire la presenza sabato 11 giugno dalle ore 16 per le operazioni preliminari, durante la votazione (domenica 12 giugno dalle 7 alle 23) e per le fasi di scrutinio che inizieranno subito dopo e che proseguiranno fino a lunedì mattina. Sul fronte dei diritti, se lo scrutatore è lavoratore dipendente ha diritto a un giorno di riposo per ogni giorno in cui ha lavorato ai seggi elettorali.
Si parte con lo spoglio delle le schede del referendum, per poi proseguire con quello relativo alle elezioni amministrative.