Recovery Fund, Berlusconi apre a Conte. Poi la frecciata al M5s
Silvio Berlusconi ha commentato il risultato raggiunto a Bruxelles sul Recovery Fund, soffermandosi sul ruolo di Conte
Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha parlato degli accordi raggiunti a Bruxelles in merito al Recovery Fund e ha detto la sua sul premier Giuseppe Conte. In un’intervista di QN, Berlusconi ha affermato che si tratta di un risultato “certamente per molti aspetti positivo per l’Italia, ma è il frutto di dinamiche europee più che dell’azione del governo italiano”.
Berlusconi su Conte: “Abile a usare i 5 Stelle”
L’ex premier ha riconosciuto all’Italia di aver “fatto bene la sua parte” ma “la decisione è dipesa soprattutto dall’equilibrio e dalla lungimiranza della cancelliera Merkel”. Decisione che ha permesso di raggiungere un risultato “per il quale – ha sottolineato Berlusconi – anch’io mi sono impegnato attivamente in tutte le sedi europee”.
Quanto a Conte, il leader di Forza Italia ha affermato che “ha uno stile diverso, più cultura e più garbo di molti dirigenti dei Cinque Stelle. Non credo tuttavia li abbia mutati davvero. È piuttosto abile ad usarli soprattutto per la sopravvivenza del governo. Però i grillini non hanno cambiato il loro Dna”.
Berlusconi e l’attacco al M5s
Poi il duro attacco al Movimento: “Salvo eccezioni rimangono un partito senza cultura, senza idee, senza un programma che non sia fatto di invidia sociale, di pauperismo, di giustizialismo. Il linguaggio dell’odio mal si concilia con un’attività di governo”.
In merito a un’ipotetica alleanza tra Italia Viva, Azione di Calenda, +Europa e Forza Italia, Berlusconi ha scosso il capo definendola fantapolitica: “Basta guardare i numeri”. Poi l’appello a Conte e ai componenti del governo: “Devono essere pronti ad ascoltare i suggerimenti che abbiamo offerto tante volte, ottenendo finora solo risposte di cortesia formale”.
Sugli equilibri tra i partiti di centrodestra, il Cavaliere ha affermato che sono all’opposizione “con lealtà reciproca, e ciascuno con il suo stile, i suoi contenuti, i suoi valori”. L’importante “è che tutto questo confluisca in un buon progetto per far ripartire il Paese”. Le elezioni “sarebbero certamente la strada maestra, se ce le facessero fare”.
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